Fano, è andata deserta la festa per il patrono della città

Un 10 luglio segnato dal lutto per la tragedia di Gimarra. La messa del vescovo inizia con un commosso ricordo a papà Davide e il piccolo Fabio.

Poca voglia di fare festa

Poca voglia di fare festa

Fano (Pesaro e Urbino) 11 luglio 2022 - L'hanno definita inopportunamente “un mortorio” la serata di piazza organizzata dall'amministrazione comunale di Fano per celebrare il santo Patrono . E stata infatti una festa segnata in tutto e per tutto dalla tragedia che si è consumata in città sabato mattina, nello specchio d'acqua davanti alla Spiaggia dei Fiori di Gimarra . Nonostante fosse il santo patrono, all'indomani di quel lutto che ha toccato tutti pochi fanesi hanno avuto voglia di riversarsi in piazza XX Settembre dove l'amministrazione aveva comunque fatto allestire un palco per il concerto degli Zebratre. Un evento che molti fanesi sarebbe dovuto per annullare, visto quanto accaduto. Persino i tre musicisti del gruppo sembravano in imbarazzo nell'animare come al solito il loro pubblico: non hanno messo la grinta di sempre nella loro esibizione, pensando a quanto successo a papà e il piccolo Fabio Zandri, inghiottiti poche ore prima dalla furia del cavalla. E' successa una cosa molto brutta, io non sono bravo con le parole per cui gli dedichiamo questa canzone” ha detto il frontman del gruppo intonando come prima canzone “Il suono del silenzio” di Simon e Garfunkle, in una piazza semideserta. È statauna giornata mesta per Fano, quella di ieri, nonostante si festeggiasse il santo patrono della città. Una giornata di festa segnata dalla tristezza per il grave lutto che l'ha colpita alla vigilia del suo santo protettore. “Oggi è San Paterniano, patrono di Fano - ha sottolineato il sindaco di Fano Massimo Seri -, ma è anche uno dei giorni più tristi per la comunità nostra. Stringiamoci insieme al dolore dei familiari di queste anime strappate troppo presto ai propri cari. Un grande ringraziamento a nome di tutta la città va alle Forze dell'Ordine, ai Vigili del Fuoco, alla Guardia Costiera ea tutti i volontari e le associazioni che hanno prestato soccorso con grande umanità e spirito civile”. Anche la ritualità delle celebrazioni religiose si sono contraddistinte per una festa segnata dal lutto. Il vescovo Trasarti ha infatti parlato del dolore ma anche della speranza di una città che deve rivolgere lo sguardo agli ultimi. E' iniziato con un commosso pensiero alla famiglia Zandri l'omelia del vescovo che poi si è concentrato in un monitor per la politica. In ogni celebrare rispettare le sedie vuote - ha detto -: oggi mancano un bambino di 8 anni e un papà di 44. Noi non abbiamo le risposte per tutto: forse dobbiamo tacere, capire, non giustificare ma nemmeno giudicare. La vita è un dono prezioso, cerchiamo di utilizzarla al meglio il possibile”. Poi rivolgendosi agli amministratori: E' necessario dare alle esigenze contingenti delle persone che abitano la città, specie le più fragili e, d'altra parte l'incessante opera di edificazione richiede una prospettiva che vada oltre alla contingenza, che abbia il coraggio di sognare una città diversa e migliore”. Nonostante il lutto però non sono mancate le polemiche, iniziate ben prima che si consumasse la tragedia in mare, e continuate nonostante quella. E' stata forte infatti l'amarezza dei fanesi per la mancanza organizzazione della tradizionale tomba di San Paterniano che dal dopoguerra ha sempre scandito i ritmi della festa del 10 luglio in città. Un appuntamento molto amato e tanto atteso, soprattutto quest'anno, dopo i due di stop dovuto all'impossibilità di ospitare eventi di piazza durante l'emergenza Covid. Per questo non sono mancate le critiche per la disorganizzazione della macchina comunale . Quando infatti il Comune ha iniziato a pensare alla festa del "era ora ormai troppo tardi - ha spiegato l'assessore agli eventi Etienn Lucarelli - per adottare il complesso ingranaggio burocratico per ottenere i permessi dei Monopoli di stato necessari per organizzare la tomba di San Paterniano”, considerato “gioco d'azzardo”. E così per la tradizionale festa popolare in piazza, ci si è affidati all'organizzazione dell'associazioneOnstage che in pochi giorni è a riunire in piazza XX Settembre Zebratre e il poeta dialettale Grilli per un bello spettacolo, ma poco partecipato, dal momento che non è stato nemmeno pubblicizzato. Tiziana Petrelli