
Il sindaco e la vice: "Vorremmo estendere l’evento a tutto il week end"
I bambini conquistano viale Adriatico. La scelta della giunta Serfilippi di trasferire ‘Fano Città da Giocare’ dal centro al mare è risultata vincente: il Comune parla di "5mila persone" che si sono ritrovate sul lungomare, da viale Ruggeri a viale Colombo. "La partecipazione è stata straordinaria – commenta il vicesindaco e assessore alla Città delle Bambine e dei Bambini, Loretta Manocchi – sono rimasti tutti entusiasti: una decisione davvero azzeccata, sono proprio contenta". Tanto che la location di Sassonia sarà confermata per il prossimo anno. "Probabilmente prolungheremo l’evento – fa sapere Manocchi – per tutta la giornata di domenica, se non addirittura per il week-end".
Liberata dalle auto, Sassonia nel pomeriggio di ieri, complice il bel tempo, è stata presa d’assalto da bambini e adolescenti, accompagnati da genitori e nonni. Tutti i bimbi, dai più piccoli ai più grandi, hanno potuto cimentarsi nelle innumerevoli attività offerte dai 70 soggetti presenti lungo viale Adriatico, tra associazioni sportive e ricreative, scuole, enti e aziende. Stand con giochi didattici, giochi d’altri tempi, e attività sportive di ogni genere, hanno accolto i piccoli per tutto il pomeriggio, guidandoli nelle diverse attività. "Abbiamo avuto migliaia di persone – ha sottolineato soddisfatto il sindaco Luca Serfilippi – nei prossimi giorni ci attende il consiglio comunale congiunto con quello dei bambini verso i quali prenderemo impegni che porteremo avanti con grande serietà".
‘Fano Città da Giocare’ ha preso il via alle 15, nell’area centrale (ex anfiteatro Rastatt) con l’Inno di Mameli e l’Inno europeo, alla presenza del sindaco Serfilippi, del vice Manocchi, degli assessori Alberto Santorelli e Loredana Maghernino e del presidente della Fondazione Teatro della Fortuna Stefano Mirisola: protagonisti il coro della scuola Fabio Tombari di Bellocchi, la banda Città di Fano e il maestro Giorgio Caselli. Poi, spazio alla musica, allo sport, al divertimento, per un pomeriggio di condivisione ‘formato famiglia’. Ma sempre a misura di bambino, naturalmente.