"Ferrovia, un bypass unico non va bene"

Acquaroli e Baldelli ripetono a Marotta il no all’arretramento solo per Pesaro e Fano. Seri e Pozzi cauti: "Occhio a non perdere le risorse stanziate"

Migration

di Sandro Franceschetti

"No alla logica dei bypass. Sì ad un progetto organico e condiviso che riguardi tutta la regione, da realizzare per stralci funzionali". E’ la sintesi della proposta che il governatore Francesco Acquaroli e l’assessore regionale alle infrastrutture Francesco Baldelli hanno illustrato ieri pomeriggio a sindaci, rappresentanti delle categorie produttive e cittadini durante il partecipato incontro dal titolo ‘Prospettive per il futuro della ferrovia adriatica’ svoltosi in Piazza dell’Unificazione a Marotta.

"Gli interventi vanno fatti guardando al futuro e in un quadro che salvaguardi tutte le nostre località – ha ripreso il presidente delle Marche -. L’obiettivo a cui dobbiamo tendere è una progettazione strategica che preveda la costruzione per stralci funzionali di una nuova linea ferroviaria a ridosso dell’asse autostradale per il traffico merci e per la media ed alta velocità, che attraversi tutta la regione. Per rendere l’opera più facilmente realizzabile proponiamo di dividere la regione in due parti: sopra e sotto il Conero. Partiamo col segmento nord e intanto pretendiamo un impegno preciso anche per la parte sud". Francesco Baldelli ha aggiunto: "Non possiamo assolutamente accettare una soluzione che prevede solo un bypass (cioè l’arretramento previsto per Pesaro, ndr). E, del resto, è inimmaginabile un rientro della ferrovia a Fosso Sejore o a Metaurilia per far passare 176 treni merci al giorno più quelli passeggeri. Per conciliare gli obiettivi di Rfi e lo sviluppo delle località costiere come Marotta, una nuova linea per il trasporto merci e per la media e alta velocità è indispensabile. E in quattro finanziarie si possono ottenere tutte le risorse occorrenti, pari a circa 10, 12 miliardi di euro. Se stiamo uniti – ha concluso – ce la faremo".

Parole, quelle dei due amministratori regionali, pienamente condivise dal sindaco di casa Nicola Barbieri, che ha ribadito la necessità di remare tutti nella stessa direzione, aggiungendo che è la Regione l’unico soggetto a cui spetta il coordinamento di questa complessa fase progettuale e strategica". Apprezzamento verso la proposta fatta da Acquaroli e Baldelli è arrivata anche da molte altre autorità. Solo un po’ più cauti il sindaco fanese Massimo Seri e l’assessore di Pesaro Riccardo Pozzi, che hanno chiesto di fare attenzione a non perdere le risorse già stanziate per le Marche.

A sorpresa, e molto applaudito, l’intervento del cittadino onorario Enrico Ruggeri, che sta trascorrendo alcuni giorni a Marotta e ha voluto seguire il dibattito. "Da marottese – ha detto Ruggeri – ritengo che una nuova linea ferroviaria arretrata per l’alta velocità sia prioritaria, per far andare questa meravigliosa città e tutte le Marche al passo con le località tirreniche".