
Maria, seduta, con alle spalle, la nuora Elena, il figlio Gabriele e la figlia Angela
di Sandro Franceschetti "Una volta, in un giorno, ho preparato a mano 150 uova di tagliatelle, per più di 200 persone". E’ sempre stata una cuoca record Maria Fabrizi, classe 1938, ‘inventatasi’ chef nel 1975 e da allora vera anima del ristorante ‘Maria’ di Cavallara (frazione di Mondavio, proprio di fronte al noto crossodromo che ha ospitato gare prestigiose sulle ruote artigliate), che ora festeggia i 50 anni di attività.
Oggi alcuni problemi alle gambe costringono Maria a limitare il suo impegno, ma ancora adesso è l’anima dell’omonimo ristorante fondato da lei e dal suo compianto marito Pietro Cerisoli, spentosi nel 2012. "Non lavoro più e non faccio la pasta – racconta Maria –, ma mi piace ancora venire al ristorante e ‘controllare’, per vedere se tutti i passaggi che portano alla produzione dei nostri inimitabili primi e secondi piatti siano rispettati. La tipologia di sfoglia, la larghezza dei tagli e così via".
Maria, lucidissima, aggiunge: "Io e Pietro, poco dopo il nostro matrimonio celebrato il 31 dicembre 1961, abbiamo rilevato un’attività qui a Cavallara di vendita di sali e tabacchi e alimentari. Le cose andavano bene e in tanti clienti, soprattutto dipendenti della Telecom e di altre società, che facevano lavori in queste zone ci chiedevano di preparare anche primi piatti, e così nel 1975 prendemmo la licenza pure per la ristorazione". Un passo fondamentale, con le tagliatelle al ragù di Maria, i suoi gnocchi, l’arrosto e la pasticciata che divennero veri e propri simboli di qualità riconosciuti ed apprezzati in tutto il territorio.
"Da allora ai pranzi con i lavoratori si aggiunsero eventi serali di buona cucina e musica, spesso nell’ambito di momenti di festa", riprende Maria. Che poi si lascia andare a un racconto estremamente goliardico: "Era una sera di carnevale. Si stava svolgendo una cena in maschera, quando un nostro cliente si è ritrovato nudo dentro al bagno. Alcuni suoi amici gli avevano ‘rubato’ i costumi e lui rimase senza nessun abito. Tutto il nostro personale rimase basito, poi lo scherzo rientrò e l’uomo finì per chiedere ‘soccorso’".
Oggi, a gestire il ristorante sono i figli di Maria, Gabriele e Angela, con la moglie di lui Elena. Una squadra che tiene conto dei preziosi insegnamenti di Maria. "La vita da ristoratore – dice proprio Maria – è fatta da tanto impegno, tenendo conto della tradizione. Avendo sempre a mente gli insegnamenti, portando avanti una cucina fedele alla tradizione, ma anche con piatti rivisitati che variano con le stagioni. Sono 50anni che vi accogliamo con un sorriso e vogliamo farlo ancora. E per l’occasione – evidenzia lo staff de ristorante Maria – abbiamo creato anche un menù speciale, che sarà proposto fino al 31 dicembre prossimo".