Fano (Pesaro), 4 agosto 2024 - Si è respirata tanta emozione questa mattina al porto di Fano, gonfio di gente e baciato dal sole. In particolare l'emozione del sindaco Luca Serfilippi che ha presenziato per la prima volta alle celebrazioni della “Festa del Mare” in veste di primo cittadino, ma anche quella del comandante della capitaneria di Porto Stefania Battista che di contro con lui è uscita in mare per deporre per l'ultima volta qui in città, la corona d'alloro in memoria dei nostri caduti.
Poi ci sono state le parole accorate dell'arcivescovo (che ha sostituito monsignor Andrea Andreozzi impegnato con l'Unitalsi ad Assisi) a completare l'opera, toccando nel profondo le corde dei cuori di tutti i presenti. Il porporato ha parlato infatti delle diverse forme d'acqua che popolano il mare, partendo dal sudore dei marinai per poi passare alle lacrime dei migranti ed arrivare infine a parlare del valore dell'accoglienza, ricordando come in mare vige la regola che “quando c'è qualcuno in difficoltà si abbandonano tutte le altre occupazioni e si va a salvarlo”.
Poco prima, infatti, accanto alla statua bronzea 'La Tempesta' che fa bella mostra di sé ai piedi del faro verde sul molo di Ponente, si erano ricordate le quattro vittime del fortunale che esattamente 60 anni fa imperversò al largo delle coste fanesi strappando alla vita e alle famiglie quattro nostri lupi di mare: Cesare Tonti e Aldo Valentini del motopesca "Emanuela Antonella", Riccardo Perugini naufragato con il proprio mezzo e Lido Ricci marinaio del "Boro" colato a picco. Oltre alla commemorazione di quella marineria fanese perita in burrasca, però, l'amministrazione comunale ha celebrato ieri consegnandogli una bella targa, anche quattro marinai classe 1942… prima della festosa uscita dei pescherecci e delle imbarcazioni da diporto per la deposizione della corona di alloro in cavalleria.