
Lo splendido scenario del Teatro della Fortuna
Fano, 29 maggio 2025 – Il veleno è sempre in coda. Perché la vicenda della Fondazione Teatro nasconde tra le sue pieghe sempre qualche sorpresa. Ora risulta che qualche consigliere voglia chiedere l’accesso agli atti per sapere quanti si sono sposati all’interno del teatro della Fortuna negli ultimi 4 anni e cioè durante l’epopea firmata Massimo Seri. La ragione di questa curiosità? Sembra che qualcuno non abbia pagato (l’affitto ammonta a 1800 euro).
Ed anche questo contribuirebbe a ingrosare il presunto ammanco da settimane al centro delle cronache cittadine. “Sarà stato un regalo di matrimonio...”, commentano ironicamente dal palazzo comunale, perché evidentemente già sanno nome e cognome, ruoli sociali ed anche vicinanze politiche. E visto che comanda il centrodestra, è logico supporre che gli interessati, quelli messi nel mirino attraverso la richiesta di accesso agli atti, siano della controparte.
Insomma, il verminaio di questa vicenda continua. L’ex amministratore delegato della Fondazione, prima della nomina di Stefano Mirisola, era Catia Amati che ricopriva ruoli di responsabilità non solo in città, ma anche a Pesaro perché è dentro la Fondazione Rossini.
Ma uno uno dei convitati di pietra di questa vicenda, fatta di pochi numeri e di molto arsenico politico, è Caterina Pierangeli, conosciuta e stimata commercialista della città che da 14 anni ricopre il ruolo di direttore amministrativo della Fondazione Teatro. Quanti soldi prende per questo incarico? In totale 15.400 euro lordi l’anno. Non è mai voluta scendere nell’agone di questa vicenda anche se, senza fare nomi e cognomi, viene tirata spesso in ballo, più o meno direttamente, come è accaduto l’altra sera in commissione quando è stata ascoltata Catia Amati.
“Sono molto serena – risponde la professionista –. Mi chiamano in molti per avere commenti sul caso della Fondazione, ma io non rilascio nessuna dichiarazione e aggiungo che non voglio nemmeno ascoltare nessuno”. Fa una pausa Caterina Pierangeli e poi aggiunge una frase molto sibillina: “Io ho il polso della situazione degli ultimi 14 anni. Mi possono toccare tutto ma non il mio lavoro. Per il momento sono alla finestra, non commento. Ma non possono esagerare”.
Secondo alcuni starebbe pensando di rivolgersi ad un legale: vero?
“Non rispondo a questa domanda e ribadisco che in questa vicenda io non ho nessuna responsabilità. Aggiungo anche anche alla luce dei compensi che ricevo per il mio ruolo, che molte cose le faccio e le ho fatte per passione perché prima di laurearmi in economia e commercio ho preso per dieci anni lezioni di pianoforte. Un mondo che amo, quello della lirica, in cui ho messo anima e cuore”.
Ultima domanda: lei sa chi si è sposato e teatro senza pagare il conto?
“Non rispondo a questa domanda”.
m.g.