
Il commercialista Camillo Catana Vallemani a cui è stato affidato l’incarico
Definire la precisa entità del disavanzo della Fondazione Teatro della Fortuna e le voci che lo hanno determinato, recuperando se necessario la documentazione che va oltre gli ultimi dieci anni, risalendo quindi fino ad Aguzzi: insomma, tutto ciò che servirà a corrispondere con esattezza il bilancio 2024. Questo il lavoro che da ieri sta conducendo il commercialista anconetano, Camillo Catana Vallemani, al quale l’amministrazione comunale ha affidato la verifica del bilancio consuntivo 2024. Decisione presa dopo che il presidente della Fondazione Teatro della Fortuna, Stefano Mirisola, ha reso pubblico l’ereditato disavanzo di 340mila euro.
La verifica del consulente esterno si dovrebbe concludere, secondo il Comune, in una quindicina di giorni e dovrebbe essere accompagnata da una nota esplicativa del professionista a cui si aggiungerà anche la relazione del dirigente agli Affari Generali, Pietro Celani, per il sindaco Luca Serfilippi e la giunta. E’ stato, infatti, il primo cittadino ad affidare al dirigente comunale il compito di seguire la vicenda. L’obiettivo della giunta Serfilippi è quello di salvare la Fondazione Teatro della Fortuna e di metterla nelle condizioni di operare, assicurandole la liquidità necessaria. L’alternativa sarebbe la sua liquidazione con tutte le attività che tornerebbero in capo all’assessorato alla Cultura, com’era prima del 2005, anno della sua nascita.
Per mantenere in vita la Fondazione, non potendo il Comune fare "soccorso finanziario", si spera nel sostegno dei due soci privati: Fondazione Carifano e Bcc Fano. Se il disavanzo sarà confermato – Serfilippi ritiene che possa addirittura essere superiore ai 340 mila euro – dovrà essere predisposto un piano di rientro di alcuni anni, si parla non meno di 4-5 anni, forse più. Bilancio consuntivo 2024 e piano di rientro dovranno essere approvati dal cda della Fondazione e poi dal consiglio comunale al cui esame sono sottoposti i bilanci dell’ente dal 2020. Dopodiché è previsto anche l’ok della Prefettura.
In programma anche la modifica dello statuto della Fondazione Teatro – la precedente risale a 5 anni fa – per rendere più stringenti i controlli e assicurare che la filiera funzioni. Sul fronte politico, il consigliere di M5S, Francesco Panaroni, ha chiesto al presidente del consiglio comunale Francesco Cavalieri l’istituzione di una commissione speciale d’indagine sulla gestione della Fondazione Teatro "per affrontare, come dichiarato dal presidente Mirisola, la gravissima situazione debitoria con enormi incertezze legate al futuro dell’ente".
Anna Marchetti