TIZIANA PETRELLI
Cronaca

Fotografia, con Centrale Festival i clic alle origini del contemporaneo

Fano, presentata l’edizione 2025. Tra gli eventi alla Rocca una mostra su Adriano Altamira. Creato anche uno spazio per gli studenti del liceo “Nolfi Apolloni“ che propongono i loro “Tempi d’oro“.

Fano, presentata l’edizione 2025. Tra gli eventi alla Rocca una mostra su Adriano Altamira. Creato anche uno spazio per gli studenti del liceo “Nolfi Apolloni“ che propongono i loro “Tempi d’oro“.

Fano, presentata l’edizione 2025. Tra gli eventi alla Rocca una mostra su Adriano Altamira. Creato anche uno spazio per gli studenti del liceo “Nolfi Apolloni“ che propongono i loro “Tempi d’oro“.

Sedici edizioni, quindici con la direzione artistica di Luca Panaro e Marcello Sparaventi. Centrale Festival torna a Fano con un’edizione che guarda al futuro, senza dimenticare i grandi nomi che hanno segnato la storia dell’arte concettuale. Domani alle 21,15 si alza il sipario alla Rocca Malatestiana, sede principale della rassegna, con un programma che fonde generazioni, linguaggi e visioni, offrendo spazio a fotografi emergenti e a un grande ospite: Adriano Altamira, autore centrale della scena artistica dagli anni ’70.

A lui è dedicata una personale alla Rocca, dove saranno esposti due cicli del suo lavoro per un totale di 40 opere: Area di coincidenza, tra i progetti più emblematici, e Visti per caso.

"Abbiamo sempre privilegiato artisti che usano la fotografia in modo concettuale, mettendo in discussione il linguaggio stesso – spiega Panaro –. Altamira incarna questa visione". Al cuore del Festival batte però anche una nuova generazione. Frutto di una open call internazionale, la sezione Under 30 si articola in una collettiva composta da cinque progetti distinti, ciascuno affidato a un giovane autore: Henry Airo, Francesca Atzori, Matteo Bernabè, Giuseppe Anthony Di Martino, Francesca Sonda. Curati da un team under 30 (Valentina Barbagallo, Bianca Basile, Giuseppe Mendolia Calella), questi lavori compongono un mosaico tematico che riflette su ritualità e simulacri visivi. La mostra si intitola Symbolum, ed è uno dei segmenti più attesi dell’edizione 2025. Completano la collettiva altri tre progetti: L’orto dei semplici a cura dell’ISIA di Urbino, con gli scatti di Antonio Andretta, Giuseppe Curcio, Andrea Franceschetti, Giulia Zichella; Luce dei miei occhi di Matteo Girola, riflessione intima e poetica sullo sguardo; Light // Flesh // Flux di Gianluca Vincenzetti, installazione che esplora le soglie tra luce, corpo e flusso percettivo.

Alla presentazione hanno preso parte i due curatori e l’assessore alla cultura Lucia Tarsi, che ha sottolineato il legame personale con la manifestazione: "Il giorno della mia nomina, un anno fa, alle 17 ero già alla Rocca per l’inaugurazione. Centrale è stato il mio primo atto culturale e continua a esserlo. L’amministrazione c’è, e sostiene iniziative che sanno coniugare arte contemporanea, territorio e formazione". In quest’ottica si inserisce anche Tempi d’oro, la mostra che s’inaugura domani alle 18 nel dehors del Caffè Centrale, realizzata dagli studenti della sezione Design del Liceo Nolfi Apolloni. Le immagini, che raccontano il mestiere dell’orafo, esaltano gli oggetti attraverso il bianco e nero. "Il colore viene annullato dal bianco e nero, per esaltare la forma dell’oggetto d’arte", ha spiegato Panaro. Le mostre proseguono fino al 21 giugno, mentre il festival dura tre giorni tra mostre, incontri, libri e visite guidate gratuite. Nella giornata conclusiva verrà presentato anche Fotografia Centrale, catalogo delle opere acquisite dal Comune grazie al progetto Strategia Fotografia 2023. Un patrimonio in costruzione che affianca autori come Giacomelli, Olivo Barbieri, Paola De Pietri e Fabrizio Bellomo alla collezione del Museo Civico. Infine, un omaggio alla storia della fotografia: nella nuova sede in via Rinalducci n.30, condivisa con altre realtà culturali fanesi, si potrà visitare una piccola esposizione permanente di macchine fotografiche italiane raccolte da Paolo Talevi.

Tiziana Petrelli