TIZIANA PETRELLI
Cronaca

Francesco Moser festeggia i 74 anni a Fano: "Qui mi sento in famiglia"

Accolto da una folla festante e da decine di ciclisti, Francesco Moser ha inaugurato la prima giornata del Boomerang Rewind Festival a Fano proprio nel giorno del suo 74° compleanno. Dopo un giro in bici con i fan e un aperitivo al Lido, è protagonista sul palco centrale con un’intervista prima del concerto di Johnson Righeira

Francesco Moser firma il caschetto di una giovane leva del ciclismo

Francesco Moser firma il caschetto di una giovane leva del ciclismo

Fano (Pesaro e Urbino) giovedì 19 giugno 2025  – Francesco Moser ha spento oggi 74 candeline proprio a Fano, accolto da una folla festante che gli ha intonato “Tanti auguri a te” appena sceso dall’auto in piazza XX Settembre all'ombra del Teatro della Fortuna. È lui l’ospite d’onore della giornata inaugurale del Boomerang Rewind Festival, che apre ufficialmente questa sera alle 21 in largo Seneca con il taglio del nastro. Alle 21.15 sarà lo stesso Moser a salire sul palco per un’intervista condotta dal giornalista Marco Giovenco, prima del concerto di Johnson Righeira.

Centinaia di persone l'hanno atteso a lungo. E' infatti arrivato in città con mezz’ora di ritardo sulla tabella di marcia dimostrando che è proprio vero che l'attesa accresce il piacere. Perché Moser è stato accolto con un'ovazione dai fan, ciclisti anche piccolissimi e appassionati, con cui ha condiviso un breve tour in bicicletta fino al Lido. Lì lo attendeva un aperitivo con i sostenitori, prima di indossare di nuovo i panni da protagonista. “Qui mi sento in famiglia – ha detto –. Anche se tanti ragazzi non mi hanno mai visto correre, c’è sempre chi ricorda le imprese di quegli anni.” Non ha dimenticato la tappa del Giro d’Italia del 1984: “Passammo proprio da queste parti, da Bologna fino a Numana. Avevo perso la maglia rosa a Pietrasanta, ma il giorno dopo, sul Blockhaus, l’ho ripresa.” La sua passione per il ciclismo non è mai sfumata: “Pedalo ancora, soprattutto con le pedalate della Banca Mediolanum, e a casa quando il tempo lo permette. Se piove? Ora non esco più, di acqua ne ho presa abbastanza quando correvo.” Non solo bici, anche vino: “Coltivavo già le vigne quando correvo. Abbiamo iniziato a imbottigliare nel 1976. Ora produciamo spumanti e bianchi. C’è anche il 51-151, dedicato al mio record dell’ora. Ne ho portata qui una Magnum per brindare con voi”

Una gran folla per festeggiare il compleanno dello sceriffo
Una gran folla per festeggiare il compleanno dello sceriffo

Moser ha anche commentato l’annuncio del grande evento nazionale sul ciclismo in programma a Pesaro nella primavera 2026, ricordando l’importanza delle Marche per il movimento: “Sono una terra accogliente, con panorami unici. Qui a Gabicce è nato il primo bike hotel d’Italia.” E sul ciclismo di oggi? “Tutto cambia velocemente. Ma chi vuole correre deve adattarsi. Non si può dire: io faccio un altro ciclismo. Anche quando ho cominciato io il modo di fare squadra stava cambiando, ma piano piano. Ora è tutto diverso” Con la sua presenza carismatica e i racconti appassionati, lo “sceriffo” ha scaldato il cuore di un pubblico che guarda al passato con affetto ma, grazie a lui, anche al futuro del ciclismo.