Colli al Metauro, ladro di rame arrestato dopo una colluttazione

Ucraino di 38 anni sorpreso dai carabinieri di Saltara

Una pattuglia dei carabinieri di Saltara

Una pattuglia dei carabinieri di Saltara

Colli al Metauro, 12 settembre 2017 - I carabinieri di Saltara hanno tratto in arrestato un ucraino 38enne sorpreso a rubare rame all’interno di un capannone industriale in disuso. A mettere i militari sulle tracce del ladro è stata la segnalazione di un passante che aveva notato un uomo con una pesante sacca degli attrezzi raggiungere una vecchia fabbrica di Calcinelli dopo essere sceso da una macchina grigia che lo aveva accompagnato. Arrivata sul posto, la pattuglia ha effettuato un sopralluogo all’interno dell’opificio, sorpreso l’uomo intento a staccare cavi di rame da una cabina elettrica.

Alla vista dei carabinieri l’uomo è scappato sfondando una porta che, per sua sfortuna, conduceva in un locale caldaie senza uscita. Lì, con non poca fatica, i militari sono riusciti a bloccare lo straniero e ad ammanettarlo, riportando piccole lesioni a causa della violenta colluttazione scaturita. Reso 'innocuo', l’uomo ha raccontato di essere in Italia da appena due giorni, ospite di un italiano che vive a Lucrezia di Cartoceto. I carabinieri, a quel punto, hanno raggiunta l’abitazione, rinvenendo nel garage 78 chilogrammi di fili di rame già spellato, frutto sicuramente di altri furti. L’italiano, da parte sua, seppur proprietario di un’auto grigia, si è dichiarato totalmente estraneo ai fatti e ha giustificato la presenza dello straniero asserendo che si trattava di uno scambio di ospitalità, in quanto lui è solito recarsi a caccia in Ucraina.

La vicenda si è conclusa con l’arresto in flagranza di reato del 38enne, V.Y., per rapina impropria e lesioni aggravate e il suo accompagnamento in carcere. Il giudice, dopo la convalida, ha poi disposto la misura dei domiciliari nell’abitazione dell’amico italiano dove rimarrà in attesa del processo. Lo straniero era arrivato nella valle del Metauro a bordo di un furgone con targa ucraina completamente vuoto. È ragionevole supporre che avesse l'intenzione di rientrare nella madre patria dopo averlo riempito.