Giovannini fa il pieno anche a Mondavio

Partecipato incontro con il ministro, invitato dall’amico Girolamo Martino. Si è parlato di arretramento della ferrovia e barriere

Migration

di Sandro Franeshetti

Arretramento della ferrovia Adriatica e tanto altro: dalla riqualificazione degli edifici storici che ospitano strutture sanitarie ai cambiamenti climatici e la crisi idrica, passando anche per il sostegno al turismo e all’impulso dell’impiantistica sportiva. E’ stata una conferenza densa di temi e molto partecipata, quella che ha avuto come protagonista ieri a Mondavio il ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, che ha rimarcato come sostenibilità significhi tutela delle nuove generazioni. Un appuntamento organizzato dal capogruppo di minoranza Girolamo Martino, amico da quasi 50 anni dell’attuale esponente di governo, e coadiuvato dal sindaco Mirco Zenobi.

A porre sul tavolo il tema ‘caldo’ dell’arretramento della ferrovia e anche quello del ‘no’ alle barriere fonoassorbenti sull’attuale linea è stato il direttore di Confcommercio Amerigo Varotti: "Siamo contrari ai muri anti rumore e per quanto riguarda l’arretramento riteniamo che l’intervento su Pesaro non possa che essere il primo passo di un progetto che deve riguardare tutta la provincia".

"L’arretramento sarà fatto dov’è utile – ha risposto Giovannini – e in quest’ottica ci confronteremo anche con la Regione. Ho già detto pubblicamente che il nostro impegno è quello di trovare ulteriori risorse rispetto ai 5 miliardi già ottenuti per l’Adriatica, ma non si farà mai una nuova linea a 30 o 50 chilometri dalla costa lungo tutta la dorsale". Parole ascoltate anche dal portavoce del comitato ‘No al muro sì al mare’ di Marotta Andrea Andreoni, presente in platea, che al termine della serata ha consegnato a Giovannini un plico relativo alle criticità delle barriere fonoassorbenti e sulla necessità di arretrare la strada ferrata per il trasporto merci.

Prima di Varotti hanno dialogato col ministro il sindaco di Fossombrone Massimo Berloni, Maria Capalbo, Luca Guerrieri, Alessandro Marcucci Pinoli, il professor Giovanni Marin, il presidente emerito dell’Alluflon Michele Montanga, l’imprenditore in ambito sportivo Andrea Sebastianelli e l’ex soprintendente Maria Rosaria Valazzi, stimolando la discussione si numerosi temi. All’ingresso del paese, per l’occasione, il comitato ‘A difesa del territorio’ ha posizionato uno striscione con la scritta ‘No al biodigestore a Barchi’.