Il cantiere Wider si abbassa: sarà 14 metri, non 24

Si valuterà anche la possibilità di scorporare lo scalo d’alaggio dalla loro concessione. E’ quanto emerso nell’incontro con gli operatori

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di Anna Marchetti

Il cantiere Wider tornerà all’altezza prevista dal Prg di 14 metri (non più 24 come finora annunciato) e si valuterà la possibilità di scorporare lo scalo d’alaggio dalla loro concessione. E’ quanto emerso dall’incontro di ieri pomeriggio promosso dall’Amministrazione comunale (c’erano il sindaco Massimo Seri, il vicesindaco Cristian Fanesi e il dirigente dell’Urbanistica Adriano Giangolini) con tutti gli operatori: diportisti, cantieristica e imprenditori della pesca. I maxi yacht Wider saranno costruiti altrove, mentre "a Fano si realizzeranno catamarani – spiega l’ad dell’azienda Fabio Fraternale – la nuova linea giovane che abbiamo progettato. Inizieremo a lavorare con catamarani da 92 piedi".

Per Fraternale, comunque, nel cantiere alto 14 metri "si potranno costruire imbarcazioni fino a 50 metri". E ancora: "Collaboreremo con il Comune per adeguare il progetto e risolvere i problemi di viabilità". I lavori di costruzione partiranno a breve: "I tempi stringono – commenta Fraternale – puntando sui catamarani, abbiamo bisogno che il cantiere sia operativo da fine agosto". Il presidente del Club Nautico Piergiorgio Bonazzelli ha ricordato l’obbligo del Comune, a partire dal 2019, di dotare il porto di uno scalo d’alaggio pubblico. "Uno scalo pubblico – ha specificato Saimon Conti, presidente della Federazione regionale vela – che dovrebbe diventare un centro nautico comunale utilizzabile per canottaggio, vela e motonautica sia livello dilettantistico che sportivo".

L’idea di scorporare lo scalo d’alaggio dalla concessione Wider non ha trovato opposizione da parte di Fraternale ed è stata accolta positivamente dal sindaco Seri. Affrontato anche il tema della viabilità con la richiesta da parte di Fausto Baldarelli della Cna di ampliare via Pilo di Biancalana per consentire il passaggio delle imbarcazioni ed evitare l’attraversamento della concessione Wider.

Si è parlato inoltre del fallimento di Marina dei Cesari con Alberto Cazziol che ha ricordato come "i posti barca e tutti i servizi siano in gestione a Darsena dei Cesare a cui sono stati trasferiti anche energia elettrica, gas, acqua, pulizia e vigilanza del porto turistico". Sempre Cazziol ha tenuto a precisare che il porto turistico non è stato realizzato con investimenti pubblici, ma "con soldi privati per 18 milioni di euro". Per quanto riguarda il dragaggio, Seri ha rilanciato l’idea dell’acquisto di una draga comune da parte dei 5 porti marchigiani e ha ipotizzato un dragaggio per fine anno. Al termine dell’incontro si è deciso di costituire un gruppo di lavoro di cui faranno parte i rappresentanti di tutti i settori: diportismo, cantieristica, pesca.