"Il casellino di Fenile ci salverà dalla variante"

Un centinaio di persone all’incontro sull’Interquartieri a Gimarra. Contestato il progetto, i costi e l’efficacia stessa dell’opera

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di Anna Marchetti

"Il casellino di Fenile è il grande alleato dei cittadini nella battaglia contro la Variante Gimarra". L’architetto Giorgio Roberti, tra i più attivi oppositori della nuova strada (che se realizzata, attraverserà le colline dell’Arzilla e Gimarra) non ha dubbi sulla necessità di puntare sul casellino di Fenile visto "il nuovo progetto predisposto da Regione e Società autostrade". Secondo il tecnico l’opera renderebbe superflua la variante perché intercetterebbe il traffico verso Pesaro. L’architetto Michele Nardella (uno dei tre professionisti che insieme al collega Stefano Seri e all’ingegnere Roberta Ansuini ha elaborato, nel 2019, per M5S un progetto di viabilità per liberare la città dalle auto) ha invece bocciato "come opera misera" la Variante Gimarra, suggerendo una "Variante buona" che cancelli l’ultimo tratto dell’Interquartieri dal Prg. A Luciano Benini e Giorgio Pucci il compito di ricostruire (martedì sera nell’incontro promosso dal Comitato per la Salvaguardia di Trave, Arzilla, Gimarra a cui hanno partecipato un centinaio di persone) il percorso che, qualunque esso sia, (ipotesi Sorbini, progetto Sintagma o progetto Abacus) "farà strage di ulivi, lecci e pioppi, tutti di 30-40 anni. Spariranno anche gelsi e querce secolari, vigne e siepi e non ci saranno opere di mitigazione che potranno compensare la loro perdita".

"Stiamo parlando – ha insistito Nardella – di un’opera ‘misera’ per tre ragioni: non risolve il problema del traffico (intercettandone solo il 30%), i vincoli presenti in quell’area sono così tanti da non essere mitigabili e 20 milioni di euro non sono sufficienti per la realizzazione della nuova strada". E ancora Nardella: "Se disponessi di 8 milioni di euro (la cifra aggiuntiva, ai 20 milioni di euro, necessaria per la costruzione della galleria artificiale come suggerito dalla Soprintendenza, ndr) li utilizzerei per riqualificare tutta la città, partendo dal centro storico". E ancora Nardella: "Non mi si dica che l’ultimo tratto dell’Interquartieri era previsto nel Prg del ‘64: quelli erano anni nei quali si costruivano hotel sulla spiaggia".

Contestati anche i dati sulla viabilità, considerati incompleti e insufficienti mentre la variante è stata definita "inutile, sbagliata e devastante". Sul valore delle opere di mitigazione (alberi di 2-3 anni contro piante di 30-40 anni), i rappresentanti del Comitato hanno mostrato i falliti interventi (piante completamente seccate) previsti per le opere compensative dell’A14. "Solo il casellino di Fenile – ha insistito Roberti – può essere uno stop alla sciagurata strada" e sempre Roberti ha messo in guardia sull’"inganno" della Soprintendenza che "non ha detto no alla nuova strada, ma ha solo indicato un tracciato (quello vicino al circuito Marconi già previsto dal progetto Sintagma, ndr) meno impattante per l’ambiente".

Intanto il Comune ha pronto il nuovo percorso della variante Gimarra che raccoglierà i suggerimenti della Soprintendenza: "Siamo in attesa – commenta l’assessore Cristian Fanesi – di un incontro con l’ente". "Cercheremo di fare di tutto – aggiunge il capogruppo di M5S, Tommaso Mazzanti – per raccogliere i suggerimenti dei cittadini, che condividiamo totalmente, per bloccare la variante". Rimane il termine del 31 dicembre per l’appalto dei lavori, pena la perdita dei 20 milioni. Il Comune conta su una proroga del Governo, non ancora concessa.