TIZIANA PETRELLI
Cronaca

Il caso della carrozzina pagata approda in Regione

Minardi tuona: "Che oggi una famiglia con un figlio gravemente disabile debba accollarsi simili costi è grave"

Minardi tuona: "Che oggi una famiglia con un figlio gravemente disabile debba accollarsi simili costi è grave"

Minardi tuona: "Che oggi una famiglia con un figlio gravemente disabile debba accollarsi simili costi è grave"

Il caso della famiglia fanese costretta a coprire con 3100 euro la spesa per una carrozzina elettrica necessaria ad un 34enne affetto da distrofia muscolare di Duchenne, arriva in Consiglio regionale. A portarlo all’attenzione dell’aula è il gruppo assembleare del Partito Democratico, che ha presentato un’interrogazione a risposta immediata rivolta al presidente della Giunta Acquaroli e all’assessore alla Sanità Saltamartini. Il costo della carrozzina in oggetto - modello R-TRAK della Pryde - non è stato interamente coperto dal Servizio Sanitario Regionale: dei 17.573 euro complessivi ne sono stati riconosciuti 14.462,65. Una denuncia, riportata dal Carlino il 4 giugno, che ha sollevato forte indignazione spingendo l’AST1 a motivare il mancato rimborso integrale, riferendosi al nomenclatore tariffario del 2017. "La carrozzina non è uno sfizio, ma un diritto che garantisce la possibilità di uscire, lavorare, vivere. L’autonomia non può essere considerata un extra", afferma il consigliere regionale PD Renato Claudio Minardi (foto), firmatario dell’interrogazione.

"Che oggi una famiglia con un figlio gravemente disabile debba accollarsi simili costi è grave e vergognoso". Minardi richiama l’articolo 32 della Costituzione e sottolinea come, nelle Marche, il diritto alla cura sia sempre meno garantito: "Il 10% dei cittadini rinuncia a curarsi perché non può permettersi prestazioni private". Contesta anche la giustificazione dell’AST1: "E’ inaccettabile – dichiara – perché la Giunta Acquaroli ha approvato un nuovo Nomenclatore a dicembre 2024, basato su parametri stabiliti nel 2023 dal Governo Meloni". Il PD chiede quindi chiarimenti su un fatto "grave, irrispettoso e insensibile". In attesa della risposta ufficiale di Saltamartini, va precisato che l’AST ha effettivamente fatto riferimento al Nomenclatore tariffario nazionale previsto dal DPCM del 12 gennaio 2017, emanato durante il governo Gentiloni con Ministro della Salute Lorenzin, entrambi esponenti PD: un decreto che ha aggiornato i Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) e introdotto un nuovo elenco di dispositivi erogabili. La sua applicazione però è stata rallentata per anni, fino al DM del 23 giugno 2023, che ha definito le tariffe. La Regione Marche ha quindi recepito tali disposizioni con la DGR 1863 del 23 dicembre 2024. Prima di quella data, che non modifica l’origine normativa del DPCM che resta ancorata al 2017, dispositivi come la carrozzina R-TRAK Pryde non rientravano comunque tra quelli interamente rimborsabili.

Tiziana Petrelli