REDAZIONE FANO

Il ritorno dei commilitoni alla caserma “Paolini“. Da tutta Italia 300 militari tra orgoglio e ricordi

Cerimonia emozionante e partecipata per ritrovare i luoghi della gioventù e del servizio militare

Cerimonia emozionante e partecipata per ritrovare i luoghi della gioventù e del servizio militare

Cerimonia emozionante e partecipata per ritrovare i luoghi della gioventù e del servizio militare

Momenti di intensa e autentica emozione, ieri mattina, nel cortile interno della caserma “Paolini“ di Fano dove si è svolto il III raduno nazionale degli ex militari della caserma fanese che, come è noto, è stata chiusa nel settembre 2000. Per l’occasione si sono ritrovate quasi trecento persone, tra cui decine e decine di commilitoni, molti venuti da fuori, da Milano, Torino, Livorno, Perugia, Taranto, perfino dalla Sicilia, che hanno voluto rivedere, a distanza di tanti anni, i luoghi dove da giovani hanno svolto il servizio militare.

C’è stato pure che si è presentato indossando magari il basco, una cravatta, o una spilla con i fregi del reparto di appartenenza e chi addirittura ha vestito la vecchia divisa con le mostrine, a testimoniare l’attaccamento per quella parentesi di vita. Condotta con bravura dal giornalista Marco Giovenco, la cerimonia si è aperta con il saluto del colonnello Silvio Santinelli, che è stato uno dei comandanti della “Paolini“, il quale ha rivolto il benvenuto a tutti i presenti, con parole cariche di trasporto verso quanti sono passati per questa caserma e per quei giovani militari che hanno dato la vita nelle guerre. Erano presenti altri comandanti della Paolini, il generale Antonio Altamura e il colonnello Cosimo De Santis, mentre tra le autorità sono intervenuti il sindaco Luca Serfilippi, il comandante del 28° Reggimento “Pavia“ di Pesaro colonnello Antonio Di Leonardo, l’assessore regionale Stefano Aguzzi, il vicesindaco Loretta Manocchi, il presidente dell’associazione “Verdi di Gorizia“ generale Luigi Caldarola, il comandante della Polizia locale Rita Montagna, della Guardia Costiera Maria Giovanna Trombetta e della Guardia di Finanza Alessandro Achilli, oltre a ex ufficiali e sottufficiali dell’Esercito e rappresentanti delle associazioni d’arma.

Dopo l’alzabandiera (effettuata dal caporal maggiore Corrado colombo e dal fante Mauro Veltroni), è seguita la messa officiata da don Giancarlo Ceccolini, ex militare fanese e dal cappellano militare don Walter Galanti, al termine della quale l’ex caporal maggiore dell’8° Scaglione 1983 Luca Valentini ha letto la Preghiera del Fante.

Una corona d’alloro, portata dall’artigliere Gabriele Bertaso e dal caporal maggiore Lorenzo Pedrazzini, è stata depositata dalle autorità civili e militari al monumento che ricorda i caduti del 94° “Messina“ che è stato lo storico reggimento di stanza alla Caserma “Paolini“ di Fano, insieme al 28° “Pavia“ e al 121° “Macerata“. Si è passati agli interventi del sindaco di Fano Serfilippi che ha annunciato l’intenzione del Comune di riqualificare la caserma, all’assessore regionale Aguzzi che ha sottolineato il ruolo fondamentale svolto dagli uomini in divisa e dal consigliere della Bcc Fano Paolo Antognoni che ha presentato l’edizione di un volume sulla storia della Caserma, poi illustrato da Silvano Clappis.

In chiusura il presidente di Alberghi Consorziati Luciano Cecchini e la presidente della Confcommercio di Fano Barbara Marcolini, in rappresentanza della presidente di Confcommercio Marche Nord Agnese Trufelli, hanno evidenziato come questa caserma sia stata elemento identitario della città di Fano ed è stata anche un volano economico e sociale, un punto di aggregazione sociale e di riferimento, come hanno dimostrato le centinaia di persone presenti all’evento.