Ilari: "Seri favorevole alla fusione Aset-Mms"

L’intervista del sindaco al Carlino scatena le reazioni. "Ha gettato la maschera". I 5 Stelle: "Non vogliamo di nuovo rievocare i programmi elettorali"

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di Anna Marchetti

"Il sindaco Seri getta la maschera e dice apertamente di essere favorevole alla fusione di Aset con Mms". Il capogruppo della Lega Gianluca Ilari non risparmia critiche al primo cittadino: "Dopo aver mandato avanti il suo partito (Psi) e il suo consigliere comunale (Edoardo Carboni di Noi Giovani ndr), ora è lui stesso a parlare di fusione. Lui non vuole la collaborazione, ma la fusione tra Aset e Mms. Forse erano convinti che alla manifestazione d’interesse (indetta dal Comune per individuare il partner di Aset nella costruzione del biodigestore ndr) a cui Mms non ha preso parte, non avrebbe partecipato nessuno?".

E ancora Ilari: "Ci accusavano di complottismo quando sostenevamo che Seri voleva la fusione, adesso c’è la conferma". "La verità è che da tre impianti (Fano, Barchi e Talacchio ndr) al momento ce n’è uno solo: quello di Feronia a Barchi". E se dovesse andare in porto l’accordo Aset-Feronia-Acea Ambiente per la costruzione del biodigestore a Barchi "il baricentro politico – fa notare Ilari – si sposterebbe a Fano". "Quando la città ha deciso di non accettare la fusione, di dire la sua sulla vicenda del biodigestore, il sindaco – aggiunge Ilari – è corso ai ripari rinnegando quando deciso a luglio scorso dal consiglio comunale (il riferimento è alla mozione sulla manifestazione d’interesse) e quanto scritto nel programma elettorale dove si era impegnato a mantenere Aset pubblica".

I consiglieri di M5S, Mazzanti, Panaroni e Fontana, ricordano a Seri "che il consiglio comunale ha già deliberato in plurime occasioni di rigettare ogni ipotesi di fusione di Aset con altre società che non siano interamente pubbliche. Si tratta tra l’altro di una rivendicazione identitaria e di un punto non negoziabile per il Movimento 5 Stelle di Fano.

A beneficio della memoria di tutti, forse messa a dura prova dall’afa estiva, citiamo da ultimo la mozione, sottoscritta anche dal M5S, approvata dalla civica assise lo scorso 22 febbraio. E non vogliamo di nuovo rievocare i programmi elettorali di tutte le forze". Proseguono i pentastellati: "Mantenere l’intero capitale in mano pubblica significa evitare la roulette russa delle gare, mettere in sicurezza il futuro dell’azienda e dei dipendenti. Vale la pena di precisare, infine, che non risponde al vero l’affermazione del sindaco secondo la quale, in merito all’impiantistica, sarebbero state ‘chiuse le porte a Marche multiservizi’: la mozione approvata all’unanimità nella seduta del 30 luglio 2021, infatti, apriva alla valutazione di tutte le ipotesi presenti sul mercato, ma l’azienda pesarese ha deciso, per ragioni imperscrutabili, di non partecipare alla procedura".

Mentre Udc, attraverso Delvecchio, ricorda la mozione presentata dal suo partito nel 2019 sulla svendita di Aset: "Il sindaco – ricorda Delvecchio – ci accusò di dire baggianate, sostenendo che Aset non sarebbe stata toccata e che la fusione Aset holding con Aset spa aveva rafforzato l’azienda. Oggi, invece, leggiamo che è disponibile a fare accordi con Mms, ma visto che da allora non è cambiato nulla, qual è la paura? Per la prossima gara provinciale sui servizi pubblici (gas, acqua e igiene urbana)?".