Fano, voto senza confini. Anche in arabo il programma della lista di Mascarin

Incontro dei civici di "In Comune" con le comunità straniere. I migranti: "Fateci partecipare"

L’incontro sabato pomeriggio nella sede del sindaco Seri

L’incontro sabato pomeriggio nella sede del sindaco Seri

Fano, 8 aprile 2019 - Arabo, romeno, francese, inglese e spagnolo. Sono le 5 lingue in cui sarà tradotto e presentato il programma elettorale di In Comune (la lista civica che fa riferimento all’assessore Samuele Mascarin e alla consigliera Carla Luzi) «per rendere fruibili a tutte gli spazi democratici». Sabato pomeriggio l’incontro di In Comune (nella sede elettorale del candidato sindaco Massimo Seri, in corso Matteotti) con la comunità musulmana che conta, in città, circa 2mila persone. Numerosa la presenza femminile alla riunione, molte le signore, giovani, con il capo coperto, preoccupate di sfatare pregiudizi nei loro confronti.

«Non siamo sottomesse – ha esordito una giovane nata in Italia da una famiglia marocchina – né siamo obbligate a portare il velo». «Cosa chiediamo al nuovo sindaco – ha aggiunto un’altra –? Lavoro, sicurezza, casa». «Siamo a Fano da vent’anni – ha fatto notare un’altra signora – e abbiamo cresciuto qui i nostri figli e non ci piace che i politici parlino di noi in terza persona». «Siamo una comunità plurale – ha sottolineato Luzi – e la parola giusta da usare non è integrazione ma interazione». «Ogni comunità – ha aggiunto Valter Adanti di In Comune – è portatrice di ricchezza». Un’altra signora della comunità musulmana, impegnata per anni come mediatrice culturale, ha aggiunto: «Nell’associazionismo abbiamo dato tanto, ma ora serve qualcosa di più concreto: gli immigrati devono essere in prima fila nel consiglio e nell’amministrazione, è importante la loro presenza in politica. Ci sono persone laureate e preparate che altrimenti rischiamo di perdere, come i tanti ragazzi cresciuti qui e che ora se ne sono andati in Francia o in Belgio».

Mascarin ha, però, ricordato l’importanza «del protagonismo diretto di chi appartiene ad una minoranza per conquistare spazi di ogni tipo. Sarei contento di avere un consigliere o un amministratore musulmano, ma perché questo si realizzi la comunità si deve organizzare: solo allora avremo una vera rivoluzione». «Ci chiamate a questi incontri – ha criticato qualcuno – solo in prossimità delle elezioni. Quattro anni fa ci siamo incontrati con Seri che ci ha fatto sognare, ma negli anni successivi non è accaduto nulla, non ci siamo più visti». «Ci siamo visti eccome – ha ribattuto Mascarin – e noi siamo stati gli unici a schierarci dalla vostra parte quando, prima in Francia e poi in Italia, sono stati attaccati i fratelli musulmani». Il prossimo incontro di In Comune sarà con la comunità dei romeni che a Fano conta circa 700-800 persone. In Comune ha comunque voluto rappresentare queste 2 comunità mettendo in lista tre loro candidati.