Incendio Fano Tv, tutti gli imputati prosciolti. "Fine di un incubo"

Il pm aveva chiesto rinvio a giudizio per danneggiamento. Il gup decide il non luogo a procedere. Sollievo e lacrime per la Zaccarelli

Antonella Zaccarelli subito dopo la lettura da parte del gup della sentenza di non luogo a procedere

Antonella Zaccarelli subito dopo la lettura da parte del gup della sentenza di non luogo a procedere

Pesaro, 22 giugno 2018 E’ finita stamattina davanti al gup con una sentenza di non luogo a procedere per tutti e tre gli imputati, il procedimento penale in seguito all’incendio appiccato la sera del 23 marzo 2017 all’ingresso di Fano tv, l’emittente televisiva con sede nella città della Fortuna. Bruciò solo uno zerbino ma le telecamere di controllo videro un sicario travisato che gettò benzina per poi dare fuoco.

Le immagini delle telecamere
Le immagini delle telecamere

Soltanto il caso ha voluto che le fiamme si fermarono allo zerbino. La presunta mandante, Antonella Zaccarelli, nota manager, moglie del presidente della camera di commercio di Pesaro Alberto Drudi, venne coinvolta per una presunta love story finita male con un giornalista dell’emittente. Dunque, si doveva trattare di una vendetta a sfondo passionale. Il presunto esecutore, Fabio Di Lucera, operaio, di Montecchio, con qualche precedente e la comune amica Giorgia Lepore, era stato indicato perché frequentante un maneggio dove andava anche la Zaccarelli.

La qualesi è sempre difesa dicendo di essere innocente. Il pm Silvia Cecchi, dopo aver derubricato il reato da incendio doloso a danneggiamento, aveva chiesto stamane in sede di udienza preliminare il rinvio a giudizio per tutti gli imputati. La difesa, avvocato Minestroni, Biagiotti e Defendini, aveva chiesto invece il generale proscioglimento dei loro assistiti per non aver commesso il fatto.

Il gip ha ritenuto che non ci fossero elementi di prova per sostenere il processo, trattandosi comunque dell’incendio dello zerbino ossia danneggiamento semplice. La Zaccarelli rispondeva anche di stalking nei confronti del giornalista, ma è stata ritirata la querela. Ha commentato Antonella Zaccarelli: "E’ finito un incubo che mi ha stravolto la vita. Ho gridato subito la mia innocenza ma ci sono voluti 15 mesi di dolore, insonnia e di lavoro dei miei legali per ottenere la riabilitazione del mio nome".