"Incinta e dolorante. Ma l’assistenza è un’odissea"

La consigliera Fattori si rivolge al Pronto Soccorso, poi tenta invano di trovare una guardia medica

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Ottavo mese di gravidanza e un dolore all’orecchio. Può diventare un problema, se stai a Fano (ma anche altrove). Ieri mattina la consigliera comunale Cora Fattori (Più Europa) si presenta al Pronto Soccorso del Santa Croce: "Nulla di grave ma sono in gravidanza e ho bisogno di sapere cosa prendere per il dolore all’orecchio. Il personale del Pronto Soccorso è gentilissimo, ma prima di me ci sono altre 8 persone. Penso che non sia il caso di aspettare, non essendoci un sistema di numerazione non potrei neanche attendere il mio turno in auto, dovrei per forza restare in sala d’attesa. Prima di andarmene cerco di capire se la guardia medica, eliminata durante la settimana, sia disponibile il sabato mattina ed eventualmente a che ora. E’ impossibile saperlo".

"All’accettazione del Pronto Soccorso, sempre gentilissimi, – continua Fattori – tentano di scoprirlo con varie telefonate, ma non ottengono nessun risultato. Quando ormai ho deciso di rivolgermi a un privato (c’è chi non può permetterselo e questo crea diseguaglianze inaccettabili) scopro casualmente che il mio medico di famiglia questo sabato è in ambulatorio". Fattori ha voluto raccontare il suo piccolo inconveniente per porre l’attenzione sulla "cattiva organizzazione informatica che non permette al cittadino di avere informazioni on line chiare e veloci sui servizi sanitari di cui può disporre e, ancora peggio, non sa neppure dove e come cercarle. Gli attuali servizi on line sono pessimi: si trovano dieci numeri diversi da chiamare e quando qualcuno, finalmente, ti risponde è solo per avvisarti che quello non è il numero giusto e che ne devi chiamare ancora un altro".

"La malaorganizzazione informatica – conclude Fattori – provoca danni alla salute ed economici". E rivolgendosi alla Regione: "Prima di spendere milioni di euro per nuovi ospedali solo per il facile consenso, ma che rischiano di rimanere vuoti per carenza di medici, forse sarebbe opportuno migliorare l’organizzazione". Aggiunge Fattori: "Mi dicono che a Bergamo hanno creato un numero verde attraverso il quale è possibile ottenere una consultazione medica telefonica e l’indicazione dei farmaci da prendere in base alle patologie individuate. Non essendo medico non sono in grado di dire se questo sia il servizio migliore da adottare, ma sicuramente le soluzioni ci sono". Il risultato? "La precedente Amministrazione regionale non ha saputo organizzare un sistema telematico territoriale, ma l’attuale giunta in 2 anni non ha certo migliorato la situazione".

Anna Marchetti