Fano, incinta e senza soldi. "Io, cacciata dal b&b, cerco un po’ d’aiuto"

Parla la protagonista della lite furiosa avvenuta lunedì nella struttura da cui non voleva andarsene. "Sono stata abbandonata dal padre di mio figlio"

Erica Rossi, 37 anni, incinta di 8 mesi

Erica Rossi, 37 anni, incinta di 8 mesi

Fano, 12 febbraio 2020 - Senza famiglia né futuro, abbandonata incinta e senza soldi in una stanza in affitto, che sarà costretta a lasciare a breve, dall’uomo che diceva di amarla, un maturo ristoratore fanese molto conosciuto, che le aveva promesso un futuro di amore e agiatezza. La donna, all’ottavo mese di gravidanza, chiede che qualcuno l’aiuti in questo momento delicato: "Non voglio finire in una casa famiglia – dice –, perché mi sentirei umiliata, spero che qualcuno mi tenda una mano, offrendomi un alloggio a un prezzo ragionevole, ma anche standomi vicino, dandomi un po’ di affetto…".

AGGIORNAMENTO Incinta e sola a Fano, valanga di aiuti per Erica Rossi. "Grazie, sono felice"

Si chiama Erica Rossi, 37 anni, originaria di Assisi ma residente a Fano da diversi anni, ed è la donna che ha litigato l’altro ieri con la proprietaria di un bed & breakfast in località Chiaruccia, che ha chiamato la polizia perché voleva che liberasse la stanza, occupata da mesi, che in un primo momento le aveva concesso a condizioni di pagamento agevolate. "Il mio sogno è naufragato – racconta Erica – dopo anni di tribolazioni, e oggi mi sento tradita da quell’uomo che mi ha messo incinta, e che mi raccontava di essersi separato dalla moglie".

Erica ha perso entrambi i genitori, morti a distanza di pochi anni l’uno dall’altro, e qualche anno fa si è trasferita a Fano, dove aveva trovato lavoro come cameriera. Poi l’incontro con il suo compagno, che si trasforma in un legame intenso ma turbolento, che dura fino ad alcuni mesi fa, quando Erica scopre la sua gravidanza e lui scompare. "Non so che fine abbia fatto – aggiunge – vorrei incontrarlo…".

Erica si è sottoposta ieri mattina all’ennesima ecografia, da cui è risultato che tutto procede per il meglio, ma la sua precarietà e l’alimentazione disordinata non le giovano. Non sa ancora se sarà maschio o femmina ma è quasi certa dei nomi, che saranno quelli di suo papà o di sua mamma: "Sarei felice in entrambi i casi, non fa differenza, ma sogno qualcuno che si prenda cura di noi, che abbia un cuore, che sappia darmi sicurezza nel domani…".

Erica Rossi, che ha frequentato ad Assisi la scuola d’arte, si definisce una donna molto indipendente, che non rinuncerebbe mai alla sua autonomia: "Ho sempre lavorato, l’ho fatto fino a qualche mese fa, prima che mi venisse il pancione, per un’azienda di caffè, alle dipendenze di locali notturni e campeggi, voglio continuare anche in futuro".

Difficile, tuttavia, ripartire da una condizione di svantaggio così drammatica: "Vivo attingendo a qualche risparmio e con una modesta somma che percepisco dall’affitto di un piccolo locale, ma a malapena pago le spese, per non parlare di quando diventerò mamma". Erica rivela di aver raccontato la sua storia non solo per chiedere aiuto, ma affinché sia di monito per altre ragazze in difficoltà: "In certi momenti non si deve cedere alla voce del cuore, ma cercare di essere responsabili".