Insulti razzisti a una calciatrice 15enne: spuntano altri episodi

Dopo gli epiteti razzisti di domenica scorsa a Fano, la presidentessa di Ancona Respect Silvana Pazzagli ha denunciato altre tre circostanze discriminatorie

Fano, 2 0ttobre 2022 - Non sarebbe un caso isolato il presunto insulto razzista rivolto verso una calciatrice di colore anconetana di 15 anni, insultata durante una partita tra under 17 a Fano domenica scorsa. La ragazzina avrebbe ricevuto altri epiteti razzisti in altre occasioni. 

Un altro episodio di razzismo su campi di calcio (foto di repertorio)
Un altro episodio di razzismo su campi di calcio (foto di repertorio)

A dirlo è Silvana Pazzagli, la presidentessa della società Ancona Respect, in cui milita la giovanissima. Che domenica pomeriggio non stava giocando, ma aveva comunque raggiunto la squadra e aveva commentato un rigore, dicendo che secondo lei non c'era. È stato a quel punto che un genitore di una giocatrice della squadra avversaria, Alma Juventus Fano, l'avrebbe insultata in malo modo. Un gesto subito condannato da altri genitori presenti all'incontro.

"Lei non intende denunciare il fatto alle forze dell'ordine - spiega Pazzagli -, è sufficiente quanto già fatto da noi, lo abbiamo detto pubblicamente attraverso i social per far sapere quanto accaduto. Le denunce penali non servono, chi di dovere può intervenire anche così perché i fatti sono noti e sono stati raccontati. Ci auguriamo che si prendano provvedimenti - sottolinea -. Davanti a genitori maleducati noi, in passato, sempre a Fano, abbiamo già provveduto a non farli più partecipare alle partite".

Secondo Pazzagli, nei quattro anni di presenza della ragazzina, nata in Italia, ci sarebbero stati tre episodi di insulti razzisti. "Tre settimane fa è successo durante una amichevole ad Ascoli - racconta - le hanno detto che doveva tornarsene nel suo Paese".