Intitolato a Don Aldemiro il Centro disabili

L’ultimo gesto di amore dell’amatissimo sacerdote: 100mila euro in eredità a un ospedale in Ecuador

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Un partecipato momento di festa e di ricordo per l’amato parroco che ha fatto della sua vita una missione a favore dei più fragili e che anche nel proprio testamento ha pensato agli ‘ultimi’. Tanti cittadini hanno preso parte domenica a Mondolfo alla cerimonia di intitolazione del centro diurno socio riabilitativo ‘La Rosa Blu’ a don Aldemiro Giuliani, l’indimenticato sacerdote ucciso dal Covid il 31 ottobre 2020 a 86 anni. Lo Cser in questione è stato fondato oltre 30 anni fa grazie anche all’opera di don Aldemiro e rappresenta un’eccellenza del territorio, svolgendo un servizio importante per i soggetti in situazione di difficoltà e per le loro famiglie. Durante il cerimoniale è stato anche proiettato un videomessaggio di ringraziamento del dottor Gabriele Pagliariccio, medico chirurgo volontario del movimento ‘Mato Grosso’ che svolge attività a favore dei più poveri in America latina; nel suo testamento, infatti, don Aldemiro ha disposto un’importante donazione di 100mila euro (il ricavato della vendita di un appartamento che il prete possedeva a Fano) in favore di un ospedale in Ecuador. Sancendo, così, un ideale filo conduttore, con la sua opera di decenni come cappellano all’ospedale di Mondolfo e poi al Santa Croce di Fano. "Questa cerimonia è il tributo di tutta la comunità alla memoria di una persona straordinaria - hanno detto il sindaco Nicola Barbieri e l’assessore ai servizi sociali Alice Andreoni -. Don Aldemiro è stato un sacerdote illuminato, attento e sempre pronto ad aiutare chi aveva bisogno. L’intitolazione è un omaggio ai tanti gesti d’amore che il ha compiuto".

s.fr.