
L’olimpionica Anna Danesi con le piccole pallavoliste fanesi, ieri alla Memo
di Anna MarchettiGli appassionati di volley ieri pomeriggio c’erano tutti, alla Memo, ad ascoltare la pallavolista Anna Danesi. Una campionessa super medagliata, che tra le conquiste più recenti e prestigiose vanta l’oro Olimpico a Parigi 2024 con la Nazionale italiana. Non a caso il libro, nel quale la capitana della squadra nazionale di pallavolo racconta la sua storia, si chiama proprio "Un sogno d’oro".
Il libro non è solo un’autobiografia, ma un racconto che si rivolge a chiunque "abbia un sogno da inseguire. In ogni caso il divertimento deve essere la priorità per chiunque voglia impegnarsi nella pallavolo, poi arriva anche il resto". Un volume attraverso il quale Anna mostra che non esistono traguardi impossibili per chi è disposto a lottare per ciò in cui crede e dove si mescolano passione, disciplina e coraggio.
Anna, lei il suo sogno d’oro l’ha raggiunto con le Olimpiadi?"In realtà il mio sogno nel cassetto, non ancora realizzato, è quello di essere portabandiera alle Olimpiadi ma per ora – risponde sorridendo – mi posso accontentare di quello che ho raggiunto".
Perché ha deciso di scrivere un libro?"Quando me lo hanno proposto ho accettato la sfida anche se sono una persona molto riservata e introversa. Ho pensato che fosse un modo per farmi conoscere e per far parlare dei valori che ci sono dietro uno sport come la pallavolo".
E’ più difficile scrivere un libro o affrontare una competizione sportiva?"Scrivere un libro: di partite ne ho giocate tante, di libri ne ho scritto uno solo".
Perché un "Un sogno d’oro"?"Ognuno deve inseguire i suoi sogni. In ogni caso il divertimento deve essere la priorità per chiunque voglia impegnarsi nella pallavolo".
Alla fine dell’incontro tutti in fila per il firma copie e la foto ricordo con una grande campionessa. "Fano è stata una bellissima scoperta, qui si sente l’amore per il volley". Fanese è anche l’autore della prefazione Sammy Marcantognini, psicologo e psicoterapeuta che segue professionalmente Anna Danesi. "Sono onorato – commenta – di lavorare con lei e di avere avuto la possibilità di scrivere la prefazione al suo libro. E’ un’enorme soddisfazione lavorare con un’atleta come Anna che assorbe in maniera profonda e mette in pratica i consigli che le vengono dati. Sono ancora più orgoglioso di essere riuscito a portarla a Fano e farla conoscere – conclude – al pubblico della nostra città".