
In centinaia hanno manifestato l’altra notte con candele e striscioni. Odg dei Cinque Stelle: "Riconoscere lo Stato di Palestina"
di Tiziana PetrelliUna luce nel buio, per dire no al massacro e chiedere pace e giustizia. È con una candela in mano, custodita in un bicchiere di vetro, che circa 700 cittadini hanno attraversato il cuore di Fano nella sera del 1° giugno, partecipando alla manifestazione "Nella notte della democrazia. Gaza muore. Sanzioni subito". Un corteo silenzioso e intenso che ha unito simbolicamente corso Matteotti, viale Cairoli, piazzale Simonetti e il ponte sul porto canale, in un percorso che si è fatto voce per la popolazione palestinese.
L’iniziativa, che si è svolta alla vigilia della Festa della Repubblica, ha visto in prima linea una famiglia magrebina con un bimbo "festante" che sventolava il vessillo palestinese – nero (per l’oppressione) bianco (per la speranza) verde (per la terra e l’Islam) e rosso (del sangue versato) – assieme a esponenti del mondo associativo e semplici cittadini. Durante il momento conclusivo, sono state lette le parole della storica Anna Foa e della scrittrice Edith Bruck, testi toccanti che hanno parlato di dignità, diritti umani e responsabilità delle istituzioni.
A sostegno di questa mobilitazione anche un’azione politica concreta: il gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle ha presentato un ordine del giorno al Consiglio comunale di Fano per chiedere al governo italiano e all’Unione Europea "il riconoscimento formale dello Stato di Palestina". Il documento, a firma del capogruppo Francesco Panaroni, ripercorre la lunga storia delle risoluzioni Onu e dei trattati internazionali che legittimano il diritto all’autodeterminazione del popolo palestinese, e chiede che anche l’Italia si unisca agli oltre 140 Stati membri dell’Onu che hanno già riconosciuto ufficialmente la Palestina. Nel testo si sollecita l’esecutivo a promuovere il riconoscimento del nuovo Stato nei confini precedenti al 1967, con Gerusalemme capitale condivisa, e ad attivarsi in sede internazionale per la sospensione dell’occupazione israeliana e il rispetto del diritto internazionale. Viene inoltre chiesto che il sindaco e la giunta si facciano promotori di una rete di comuni della provincia per sensibilizzare le istituzioni italiane ed europee. L’appello trova eco anche nella mobilitazione nazionale lanciata dallo spazio "L’ultimo giorno di Gaza – l’Europa contro il genocidio", che nella stessa notte ha chiesto di inviare mail di protesta alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, per chiedere sanzioni economiche e diplomatiche contro Israele e l’interruzione dell’invio di armi, tecnologie e supporti militari.
A Fano, intanto, cresce il movimento popolare che chiede di non restare in silenzio. Perché – come si è detto più volte durante la manifestazione – "non è possibile festeggiare la Costituzione il 2 giugno, senza difendere il diritto internazionale e il valore della vita umana".