La Pasqua del monsignore tra i profughi ucraini e i reclusi

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Entra nel vivo il periodo pasquale fanese, che quest’anno sarà ancor più nel segno degli ‘esclusi’, dei ‘reietti’, degli ‘ultimi’. Partirà infatti domani mattina con la messa del Crisma alle 10 in Cattedrale, il calendario delle celebrazioni della Settimana Santa presiedute da monsignor Armando Trasarti vescovo di Fano Fossombrone Cagli Pergola che ha nel cuore tutti i profughi, ma quest’anno in particolare quelli provenienti dai territori martoriati dell’Ucraina. E’ un calendario denso di appuntamenti, quello con il quale il vescovo porterà la gioia della resurrezione a tutte le persone lontane da casa e dai loro affetti, compresi gli ergastolani della casa circondariale di Fossombrone.

La Pasqua fanese si concluderà poi martedì 19 aprile con la tradizionale Festa di Nostra Signora del Ponte Metauro e la messa delle 18 animata dal coro parrocchiale. Dopo la Messa del Crisma, il Giovedì Santo di Trasarti proseguirà alle 14.30 al carcere di Fossombrone dove celebrerà il rito della Lavanda dei piedi, che ripeterà poi alle 18 in cattedrale per gli ospiti ucraini profughi di guerra, ospiti a Villa San Biagio. Venerdì Santo appuntamento con il vescovo alle 18 in Cattedrale, per la celebrazione della Passione e adorazione della Croce mentre alle 21, a Cagli, si svolgerà la Processione del ‘Cristo Morto’. Il Sabato Santo s’inaugura alle 14.30 con la Celebrazione della Pasqua con la comunità ucraina al Don Orione mentre alle 19 in Cattedrale ci sarà la veglia pasquale con la celebrazione della Iniziazione cristiana di 4 catecumeni adulti.

La mattina di Pasqua il vescovo torna in carcere per celebrare la messa (alle 8.30) con i reclusi, mentre alle 11 sarà in Cattedrale per la solenne pontificale. Il pomeriggio di Pasqua la messa presieduta dal vescovo sarà alla Basilica di san Paterniano.

ti.pe.