La piscina c’è, il problema sarà arrivarci "Pista ciclabile non prima di due anni"

Ilari (Lega): "Senza quell’arteria è una cattedrale nel deserto". E manca anche il bando per la gestione dell’impianto

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di Anna Marchetti

La nuova piscina, che si affaccia su via Mattei, è in dirittura d’arrivo. I lavori saranno ultimati entro la fine dell’anno, come annunciato all’inizio di novembre dal presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano, Giorgio Gragnola. Il problema sarà arrivarci, dato che si prospettano tempi molto più lunghi, invece, per la pista ciclabile, pensata proprio per favorire l’accessibilità alla struttura.

A mancare è anche il bando per la gestione dell’impianto che "sarà pubblicato – assicura l’assessore ai Lavori pubblici e allo Sport, Barbara Brunori – nei primi mesi del 2023". Proprio per predisporre i contenuti del bando di gara il Comune ha affidato un appalto di 30mila 500 euro "ad una società altamente qualificata – così ha spiegato Brunori ieri in consiglio comunale al consigliere leghista Luca Serfilippi che chiedeva chiarimenti sulla spesa – che ci aiuterà a redigerlo. Il progetto esecutivo della pista ciclabile, finanziato con fondi Pnrr (915mila euro di cui 35mila del Comune), sarà pronto a febbraio 2023 e i lavori dovranno essere appaltati entro giugno del prossimo anno". Quindi verosimilmente la conclusione sarà non prima di un anno o due.

"La nuova piscina – commenta il capogruppo della Lega Gianluca Ilari – rischia di essere una ‘cattedrale nel deserto’ totalmente slegata dal resto della città e difficilmente accessibile". La soluzione della pista ciclabile protetta, che correrà sotto via Papiria e lungo la recinzione dell’aeroporto, al di sotto della pericolosa e trafficatissima via Mattei, non convince l’esponente leghista. "Quella pista – afferma – è un palliativo: non vedrà la luce prima di due anni, inoltre da genitore, nei pomeriggi d’inverno, non la farei percorrere a mio figlio: il luogo è troppo isolato. Spero, almeno, che il progetto preveda fin da subito un’illuminazione adeguata".

C’è, poi, il problema dell’attraversamento di via Mattei visto che la ciclabile è prevista sul lato opposto rispetto alla piscina. "Fin quando non sarà realizzata la nuova rotatoria (che avrà il compito di rallentare la velocità di auto, van e camion ndr) – assicura Brunori – in prossimità dell’attraversamento adotteremo tutti i provvedimenti necessari a moderare la velocità, dai dossi ai lampeggianti". Aggiunge Brunori, attenta al tema della sicurezza di pedoni e ciclisti: "La scelta di prevedere la pista al di sotto di viale Mattei è stata dettata dall’impossibilità di progettare un percorso ciclabile lungo un’arteria tanto trafficata".

"In ogni caso – insiste Ilari – i bambini da soli non potranno mai raggiungere la nuova piscina. Fin dal primo giorno in cui il progetto è stato presentato in consiglio comunale, la Lega ha fatto presente che l’area individuata per la sua costruzione non era quella giusta: si poteva fare nella zona sportiva della Trave o a Chiaruccia, accanto al nuovo palazzetto dello sport. Purtroppo la scelta di via Mattei è il frutto della mancata progettazione urbanistica, di una visione miope degli amministratore e di un sindaco che l’ha assecondata per mantenere lo status quo". Ilari critica anche le dimensioni dell’impianto sportivo: "La vasca più grande (se ne prevedono quattro) è di 25 metri: se l’avessero fatta da 50 avremmo almeno potuto ospitare gare nazionale e internazionali".