"La piscina? Forse sarà pronta entro fine anno"

Il sindaco Massimo Seri: "Adesso abbiamo solo la Dini Salvalai ma stiamo procedendo coi lavori della nuova. Siamo arrivati al tetto"

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Dopo appena due settimane si fanno già sentire i primi effetti della chiusura dell’impianto natatorio dell’ExtraSpa. Come aveva previsto la titolare costretta il 7 marzo scorso a svuotare la vasca da 15 metri per i costi di gestione schizzati alle stelle a causa degli aumenti dell’energia, molti suoi clienti della piscina hanno dovuto rinunciare agli allenamenti ma tanti altri si sono iscritti nell’unica struttura ancora attiva in città, la Dini Salvalai. Nelle ultime settimane infatti sono cresciuti i frequentatori dell’impianto comunale di Sant’Orso e di pari passo anche gli iscritti della Fanum Fortunae Nuoto, che la gestisce e conta ora 350 allievi solo alla scuola nuoto, cresciuti di qualche decina di unità nelle ultime due settimane. Ed è cresciuta anche la richiesta di informazioni, in segreteria, da parte delle famiglie.

"Effettivamente con la chiusura della piscina dell’ExtraSpa c’è stato un piccolo aumento alla scuola di nuoto, ma anche ai corsi di Acquagym - racconta Giorgio Andrea Ricci, presidente della Fanum Fortunae - perché avevamo l’istruttrice in comune. Anche noi abbiamo patito i rincari, ma per fortuna eravamo stati svelti a controllare il prezzo del gas e dell’energia elettrica, bloccando già da tempo le bollette con un canone fisso. Nonostante ciò negli ultimi mesi ci sono arrivate alcune bollette quasi triplicate, ma in qualche maniera alla fine siamo riusciti a tenere sotto controllo la situazione. Proprio oggi è arrivata l’ultima bolletta: è tornata normale sui 6mila euro". Intanto anche il cantiere della nuova piscina va a rilento, a causa della carenza dei materiali (dovuti alla bolla speculativa e alla guerra), come altri lavori pubblici bloccati in città: la caserma dei vigili del fuoco che dovrà tornare a bando e la passeggiata che dalla darsena borghese porta al mare, bloccata dalla morte del titolare dell’impresa assegnataria dei lavori. "A Fano adesso abbiamo solo la piscina Dini Salvalai - commenta il sindaco Massimo Seri - ma quella nuova sta procedendo. Siamo arrivati al tetto e immagino che possa essere terminata entro l’anno. Purtroppo con un anno di ritardo perché la programmazione originaria era ottobre 2021. Spero vivamente che potremo fare il primo tuffo entro il 2022". I più maligni in città, però, suppongono che i rallentamenti siano dovuti anche alla volontà di fare il taglio del nastro a ridosso delle elezioni del 2024. Vox populi!!! Di contro Giorgio Andrea Ricci non vede l’ora che arrivi quel momento per partecipare al bando per la gestione di questo favoloso impianto da 6milioni di euro, atteso da decenni, che prevede la realizzazione di 4 vasche, spogliatoi, uffici e caffetteria.

"Vedremo chi altro avrà la forza di sostenere il bando - dice candidandosi - dato che oggi non c’è più la corsa ad andare a prendere le piscine: Perché i costi sono esorbitanti e ti salvi solo in una situazione come la nostra, in cui tranne quelli che lavorano in vasca, nella gestione siamo tutti volontari… che fanno tante cose gratuitamente per amore di questo sport". A chi è passato ieri mattina in Sassonia, ad esempio, non sarà sfuggito di notare qualche dirigente della Fanum Fortunae impegnato a rinfrescare con della pittura, la piscina ‘Felice e Guido Ricci’. "Se dovessimo chiamare delle ditte a fare queste cose - conclude Giorgio Andrea Ricci - ci costerebbe tanto di più. E invece questi piccoli lavoretti li facciamo da sempre noi".

Tiziana Petrelli