La siccità rompe anche l’acquedotto "Cento guasti in più dell’anno scorso"

Si moltiplicano le falle nella rete delle tubature: l’ultima risale alla notte scorsa, a Lucrezia, nella conduttura principale che approvvigiona 200mila persone. Mms: "Tutto risolto senza interruzioni"

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Meno acqua e più guasti lungo l’acquedotto. L’emergenza provoca una riduzione della risorsa acqua e spacca, con l’asciugarsi della terra, le condotte idriche. E’ quanto accaduto la notte scorsa (poco prima della mezzanotte) all’altezza di Lucrezia nella conduttura principale dell’acquedotto, quella che porta l’acqua dal potabilizzatore di San Francesco di Saltara alle città di Fano e Pesaro. Il sistema di telecontrollo, che ha lanciato l’allert, e l’intervento tempestivo delle squadre di Marche Multiservizi ha evitato alle due città di rimanere senza acqua. "Il guasto – fanno sapere da Mms – è stato riparata in poche ore. I lavori, molto impegnativi, hanno coinvolto tecnici e squadra di pronto intervento".

I tecnici, lavorando senza interruzione, sono riusciti a ripristinare il guasto intorno alle 9.30 di ieri con conseguente avvio delle manovre per reimmettere l’acqua nelle tubature. E’ una condotta fondamentale per l’approvvigionamento idrico e la distribuzione di acqua a oltre 200mila abitanti. Attraverso questa tubatura Mms fornisce acqua alla città di Fano e ai comuni di Pesaro, Montelabbate, Tavullia e Vallefoglia. Nelle ore in cui è stata interrotta l’erogazione dell’acqua dalla condotta principale, Pesaro ha provveduto ai suoi utenti ricorrendo alla riserva del serbatoio di San Gaetano, mentre Fano si è servita del potabilizzatore di Torno "dal quale arriva acqua di ottima qualità" ha commentato il direttore di Aset Marco Romei.

I 170 litri al secondo della condotta principale, a cui normalmente si aggiungono i 35-40 litri al secondo dal potabilizzatore di Torno, sono stati sostituiti per alcune ore con 130 litri al secondo provenienti solo da Torno. I cittadini di Fano e Pesaro non hanno percepito alcun disagio. "L’acqua – confermano da Marche Multiservizi e Aset – non è mai mancata. I tecnici hanno lavorato tutta la notte". Dalle 11 di ieri si è tornati alla piena normalità.

La rottura di ieri non è un eccezione: "All’origine delle numerose rotture che Mms sta registrando su tutto il territorio (+ 101 rispetto al periodo maggio-giugno-luglio 2021 e +300 rispetto al 2020) ci sono i terreni, resi molto secchi dalla quasi totale mancanza di precipitazioni. Terreni che reagiscono alle sollecitazioni meccaniche in modo molto rigido e agiscono sulle condutture che, nei tratti più fragili, cedono". "Pesaro rispetto a Fano – fa notare il presidente di Aset Paolo Reginelli – è più soggetta alle rotture perché ha una rete acquedottistica molto più lunga". A questo si aggiunge, fanno notare da Mms, "la vetustà delle condotte e la criticità del materiale a suo tempo usato tanto che l’acquedotto sarà uno dei progetti da finanziare con le risorse Pnrr".

Anna Marchetti