La suggestiva kora di Sona Jobarteh per Fano Jazz by the Sea

Si chiude oggi la 30ª edizione del Festival, ma prende il via Terre Sonore. Stasera alla Gola del Furlo una incredibile fusione tra blues e Afropop

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di Claudio Salvi

Si chiude oggi la 30ª edizione dei Fano Jazz by the Sea con un concerto che suggella anche l’ideale passaggio di consegne con la rassegna Terre Sonore. Insomma un ponte tra il festival diretto da Adriano Pedini e il cartellone di nuovi concerti disseminati su tutto il territorio provinciale con 15 comuni della provincia di Pesaro e Urbino coinvolti e uno della provincia di Rimini, a testimoniare il possibile allargamento geografico della Rassegna.

Nell’insieme si svolgeranno 17 concerti, di cui 12 gratuiti, ai quali prenderanno parte complessivamente ben 81 musicisti. Un Festival che va in archivio con proposte di ottime qualità e che ha saputo mantenere tutte le Ma veniamo al concerto di chiusura in programma questa sera nel Parco della Golena del Furlo di Acqualagna. Sarà, come di consueto, una grande festa della musica in mezzo alla natura per chiudere degnamente un festival che ha attirato a Fano migliaia di spettatori, molti dei quali giovani.

Protagonista del concerto di stasera sarà la cantante, nonché suonatrice di kora, Sona Jobarteh che sul palco salirà con Eric Anthony Appapoulay alla chitarra acustica, Andi McLean al basso, Jose Carlo Joyette alla batteria e da Mamadou Sarr alle percussioni. In occasione dell’evento sarà attivo un servizio navetta dal parcheggio Abbazia di San Vincenzo e Ristorante Birra del Pozzo. Sona Jobarteh è la prima donna a suonare professionalmente la kora, l’arpa liuto a 21 corde simbolo dell’Africa Occidentale. Nipote del grande maestro griot maliano Amadu Bansang Jobarteh, cugina di Toumani Diabaté, è anche una brava cantante e compositrice.

Nel mescolare musica tradizionale, blues e Afropop, l’intento di Sona Jobarteh è preservare e innovare un immenso patrimonio culturale, per aspirare a un futuro migliore. Lo spirito del suo lavoro musicale si erge sulle possenti spalle della tradizione dei griot, archivi viventi del popolo gambiano: la sua dedizione alla diffusione di potenti messaggi umanitari attraverso le sue canzoni e le sue coinvolgenti esibizioni sul palcoscenico la rendono molto più di una musicista. Sona è infatti anche attiva sul fronte dell’impegno sociale e ha fondato The Gambia Academy, un’istituzione pionieristica dedicata al raggiungimento delle riforme educative in tutto il continente africano. Inoltre, è stata chiamata a intervenire a eventi di alto profilo in tutto il mondo, compresi i vertici per le Nazioni Unite, l’Organizzazione mondiale del commercio e l’Unicef. Musica e impegno civile sono dunque un tutt’uno per questa formidabile artista. Pochi giorni di pausa e poi via al nuovo concerto. Mercoledì 3 agosto Terre Sonore si trasferirà all’Arena Riciti di Montefiore Conca dove si potrà ascoltare il trio della pianista e cantante tedesca Olivia Trummer, con Rosario Bonaccorso al contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria, nel repertorio del recente album For You. Due giorni dopo, nella piazza Duca Federico di Urbino, risuonerà lo swing senza tempo del sassofonista e vocalist inglese Ray Gelato, coadiuvato dai suoi scoppiettanti Giants. Questo concerto è inserito anche nel programma di Urbino Plays Jazz.