Mano di velluto al mercato di Fano, presa la ladra

La donna è stata arrestata per furto aggravato dagli agenti del Commissariato

Furto di portafoglio

Furto di portafoglio

Fano, 15 dicembre 2022 - Mano di velluto. Era quella di una donna, una 27enne, di origine slava, anche se nata in Italia, che è riuscita, nei giorni scorsi, a prelevare il portafogli dalla tasca di un anziano che stava facendo compere al mercato del sabato a Fano. 

La donna è stata arrestata per furto aggravato pochi giorni fa dagli agenti del Commissariato di Fano, al comando del dirigente, Stefano Seretti. L’uomo si era sentito sfiorare la gamba all’altezza della tasca laterale mentre si trovava davanti a una bancarella. E subito si era accorto che gli mancava il portafogli. Grazie all’aiuto del commerciante, il derubato è riuscito a individuare una donna che si stava allontanando in fretta, riuscendo a dileguarsi.

Solo che la 27enne, utilizzando la tessera bancomat contenuta nel portafogli, aveva già effettuato tre prelievi, per un importo di 1500 euro, e acquistato un cellulare in un negozio del centro storico.

Gli agenti, con i colleghi della polizia locale, sulla base di indizi e descrizioni, sono  però riusciti a identificarla: è residente in Romagna e già nota alle forze dell’ordine. I poliziotti l'hanno  rintracciata  e hanno recuperato il telefono acquistato poco prima coi soldi dell’anziano. Il gip firma un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico della donna, eseguita dagli agenti del Commissariato fanese con il supporto della Questura di Rimini.

La polizia fanese conclude con due raccomandazioni. Primo, chiedendo ai cittadini di «prestare la massima attenzione, soprattutto in quelle situazioni caratterizzate da una considerevole presenza di pubblico, come ad esempio i mercatini natalizi, quando la calca finisce per favorire i borseggiatori, nonché ad allertare immediatamente le Forze di Polizia nel caso d furti o di situazioni anche semplicemente sospette». Secondo, «evitare di conservare insieme la tessera bancomat e il relativo codice di accesso, in modo da impedirne l’utilizzo in caso di sottrazione».