Fano, ladri entrano in villa ma rubano solo gli animali

Sottratti capponi, anatre e oca. "Mi rattrista averli persi, però è andata bene"

RAZZIA La villa a Tombaccia del ristoratore fanese

RAZZIA La villa a Tombaccia del ristoratore fanese

Fano, 12 giugno 2018 - Pollaio depredato dai ladri. E’ successo durante la notte tra sabato e domenica in una villa in zona Tombaccia, dove i malviventi sono penetrati, forse a bordo di un’auto, dopo aver sfondato il cancello di ingresso. Rubati quattro capponi, due anatre e un’oca, mentre sono sfuggite alla razzia tre caprette.

«Hanno distrutto il motore che aziona il cancello elettrico – ha detto il proprietario, un ristoratore fanese di 68 anni – oltre ad avermi svuotato il pollaio, approfittando del fatto che chiudo il ristorante molto tardi. Al ritorno a casa, a notte inoltrata, mi sono accorto del cancello aperto e ho scoperto il furto. Per fortuna, i ladri non sono riusciti a rubarmi le capre, che sono molto diffidenti e non si fanno avvicinare molto facilmente dagli sconosciuti». Al danno arrecato al cancello, che ammonta ad alcune centinaia di euro, si somma quello per la sottrazione degli animali da cortile, che producevano uova ma erano anche diventati la mascotte per i nipotini del proprietario.

«Sono preoccupato – aggiunge il ristoratore – perché avevo deciso di comprare un pony per farci giocare i miei nipotini, ma dopo quanto accaduto temo di essere stato preso di mira da qualche delinquente che, avendo notato i miei movimenti, potrebbe colpire nuovamente la mia abitazione quando è disabitata. De resto, proprio la sera del furto, ho notato nel mio locale alcuni soggetti poco raccomandabili, forse nomadi, che si guardavano intorno con fare sospetto. Non escludo che qualcuno di essi, venuto a conoscenza che a quell’ora in casa non c’era nessuno, si sia mosso a colpo sicuro, approfittando della zona isolata e poco illuminata, dove peraltro non è la prima volta che succedono queste cose».

«Mi rattrista – conclude il ristoratore – che qualcuno abbia preso di mira i miei animali, non l’avrei mai immaginato, ma al contempo posso ritenermi fortunato che non mi abbiano saccheggiato anche la casa».

La villa teatro della razzia, che si trova sul versante di una collina che si affaccia sul mare, è in una posizione defilata e poco visibile dalla provinciale che conduce a San Costanzo e ha dato modo ai predoni di agire indisturbati. Il furto si aggiunge a una lunga serie di incursioni di malviventi che, alcuni mesi fa, avevano già preso di mira diverse abitazioni nella stessa zona. In alcuni casi, i delinquenti sono penetrati in villette di campagna, dove hanno razziato denaro, preziosi e addirittura derrate alimentari, dopo aver neutralizzando i cani da guardia con sostanze anestetiche.