
La denuncia della Lupus dopo l’intervento regionale "Con la scusa delle ricerche hanno fatto uno scempio".
"Una landa desolata (in foto), con pochi sparuti pioppi e tamerici ancora in piedi, cumuli di tronchi e una residua lingua di terra che si protende verso il centro dell’alveo, probabilmente ancora da rimuovere". E’ quanto denunciano Argonauta e La Lupus in Fabula dopo l’intervento straordinario della Regione alla foce del fiume Metauro, tra il ponte della Statale 16 e il ponte ferroviario. Intervento presentato una decina di giorni fa dall’assessore regionale Stefano Aguzzi specificando che "era stato richiesto dai vigili del fuoco per agevolare le ricerche della donna 80enne scomparsa il 21 marzo dopo aver lasciato l’auto parcheggiata proprio alla foce del fiume". In quella occasione l’assessore Aguzzi aveva spiegato che la pulizia dell’area, solitamente vietata durante il periodo della nidificazione (da marzo a giugno), era stata giustificata da una emergenza. "Ciò che è stato fatto – fanno notare gli ambientalisti – va ben oltre le necessità dei vigili del fuoco e della protezione civile. Sarebbe stato sufficiente sfalciare il tratto di sponda dove è stata ritrovata l’auto della donna, invece è stato fatto un disastro nel periodo più delicato dell’anno per la riproduzione degli uccelli. La Regione dimostra quanta poca attenzione riservi alle funzioni ecologiche dell’ambiente fluviale, il fiume viene trattato come un canale industriale invece che come un ecosistema complesso che si regge in un equilibrio precario. Siamo stupiti che l’assessore Aguzzi, che, come cacciatore, conosce bene le norme a tutela degli animali selvatici, abbia approvato l’intervento".
an. mar.