"L’Aventino della Regione è stato miserevole"

Girolamo Martino, capo dell’opposizione a Mondavio, organizzatore dell’incontro col ministro Giovannini, stigmatizza le ’sedie vuote’

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Il capogruppo di "Mondavio città Nuova" Girolamo Martino ci ha inviato una lettera di cui pubblichiamo ampia sintesi sulla visita del ministro Giovannini:

"La recente conferenza del Ministro Giovannini al Chiostro di Mondavio, organizzata dal gruppo consiliare di minoranza “Mondavio Città Nuova”, è stato un indubbio successo per l’importanza dell’ospite, per l’autorevolezza delle persone chiamate a porre una domanda al Ministro e per l’elevato numero di partecipanti che, interessati ed attenti, sono rimasti fino alla fine. Un immenso grazie al Ministro. La legittima decisione della Regione, nella figura del Presidente e degli assessori, di non partecipare alla conferenza di Mondavio ha rappresentato, a nostro avviso, un errore politico, una caduta di tono istituzionale, un gesto irriguardoso nei confronti del sindaco e dei cittadini di Mondavio".

" L’Aventino non ha mai portato a nulla di buono e appare incomprensibile la fuga dal confronto che, lungi dal rappresentare quello che si credeva un efficace segnale politico, si è rivelata nient’altro che la perdita di un’occasione d’incontro, in un’atmosfera serena e quasi informale, certamente utile ad instaurare un rapporto anche personale in vista dei successivi incontri istituzionali già programmati. Ben note sono le polemiche legate ai progetti di arretramento della linea ferroviaria, oggetto dell’incontro del Ministro Giovannini il giorno precedente a Pesaro: come si sa, è in atto da tempo un intenso confronto tra la Regione e il Ministero per la definizione del percorso progettuale migliore". "Grazie al Presidente e all’assessore Aguzzi che, almeno, hanno avuto la cortesia di rispondere all’invito ed ai consiglieri Baiocchi e Rossi presenti al Chiostro. Grazie anche al sindaco di Pergola che, su nostra proposta, ha accolto il Ministro sulla via del ritorno per Roma mostrandogli i meravigliosi Bronzi Dorati. Riteniamo che lo scontro politico, se realmente al servizio dei cittadini e non delle ambizioni personali, possa essere anche durissimo ma debba rimanere nei binari (è proprio il caso di dirlo!) della correttezza e della verità"

"Con efficiente tempismo e grande signorilità, il Ministro non ha mancato di sottolineare, attraverso un richiamo all’uso del telefonino, l’inopportunità di questo gesto: il messaggio sarà giunto al destinatario? Come “padroni di casa” ci sentiamo in dovere di scusarci con l’illustre ospite ma, naturalmente, nulla potevamo per impedire la cosa". "Non possiamo non sottolineare l’amarezza, tutta “politica”, per scelte e atti che immiseriscono la stessa politica e spiegano l’ingravescente disaffezione dei cittadini alla partecipazione e all’impegno. E’ tempo che la politica recuperi dignità, valore sociale, stile: noi ci siamo".