Lega, congresso da rifare Paolini vuole la resa dei conti

Il commissario regionale Marchetti accoglie il ricorso: si torna a votare. Intanto il parlamentare chiede un faccia a faccia tra le due anime del partito

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di Anna Marchetti

Annullato il congresso della Lega Fano, si tornerà a votare tra fine giugno-primi di luglio. La decisione è stata presa dal commissario regionale Riccardo Augusto Marchetti dopo aver esaminato il ricorso presentato dal parlamentare Luca Rodolfo Paolini sulla regolarità del congresso che si era tenuto domenica 29 maggio. L’elezione del segretario Alessandro Brandoni e del consiglio direttivo (Mario Alberto Rinaldi, Fabrizio Benvenuti, Ginaluca Ilari, Massimo Mei, Francesca Fiorelli e Gianmauro Melis) era stata congelata subito dopo la presentazione del ricorso, ed ora è come se non fosse mai avvenuta.

Sembra che l’annullamento sia legato alla convocazione, forse per un errore informatico, di militanti che non avevano diritto al voto in quanto non in regola con il tesseramento 2021. Militanti che non si sarebbero neppure presentati al congresso, ma che formalmente non dovevano essere invitati. Un’altra irregolarità riguarderebbe la verbalizzazione del congresso che Paolini, pur avendolo richiesto, non ha mai ottenuto.

Dopo l’annullamento Paolini rilancia e chiede la verifica dei militanti ammessi al voto. Il parlamentare leghista suggerisce "un contraddittorio alla presenza del commissario regionale Marchetti" tra le due aree del partito (quella carloniana e quella che fa riferimento a lui e a Luca Serfilippi) per una verifica dei militanti e quindi degli aventi diritto. Per Paolini al congresso "hanno votato militanti mai visti prima e al momento della votazione non c’era il numero legale".

Insomma, si riparte da zero anche se non sarà facile trovare l’accordo sul concetto di militante, "soprattutto – fa notare qualcuno della Lega – dopo due anni di covid dove l’impegno politico è stato annullato o ridotto al minimo". Nell’attesa dell’elezione del segretario, a gestire il partito fanese sarà l’onorevole Mauro Lucentini, già commissario provinciale della Lega. Alessandro Brandoni fa sapere che si ricandiderà a segretario, così come dovrebbe ricandidarsi il consiglio direttivo appena annullato, mentre non è chiaro quale sarà la strategia dell’area Paolini-Serfilippi che domenica 29 maggio non ha presentato candidature e al momento del voto ha abbandonato il congresso per contestarlo subito dopo.

"Di sicuro – commenta Paolini – chiederemo una revisione delle militanze affinché, come prevede il regolamento, voti chi fa davvero il militante, non gente mai vista, tutta riconducibile a Carloni".