"L’elettrodotto? Da Carrara a via delle Brecce"

Le osservazioni al progetto di Terna presentate da Lupus in Fabula. Intanto Cartoceto organizza per domenica la camminata informativa

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"Preferire l’approdo di via delle Brecce (rispetto a quello di Metaurilia ndr), scegliere per la nuova stazione di conversione (grande come 9 campi da calcio, in foto quella di Cepagatti) l’area adiacente all’esistente stazione elettrica di Carrara e porre la massima attenzione agli alberi ad alto fusto presenti lungo il tracciato". Queste le principali osservazioni presentate da La Lupus in Fabula al progetto di Terna, Adriatic link: l’elettrodotto sottomarino, a corrente continua, che sarà realizzato tra Abruzzo e Marche. Entro la fine del mese arriveranno anche le osservazioni del Comitato "No alla centrale di Lucrezia" nato per contrastare l’ipotesi che la stazione di conversione sia costruita, non a Carrara, ma a Lucrezia. Il Comitato, per sensibilizzare i cittadini sta promuovendo una raccolta firme sia cartacea (sono già arrivati a quota 300) sia online attraverso change.org (https:chng.itLHwcbpKm), qui le firme sono poco più di 200. Inoltre per domenica mattina (partenza alle 10.30 dalla piazza del mercato di Lucrezia) sarà organizzata, sempre dal Comitato, una camminata informativa.

A Fano invece non si registrano proteste – anzi, si fa il tifo per Carrara – e, allo stato attuale, l’unica associazione a presentare le osservazioni al progetto è Lupus in Fabula per "diminuire l’impatto ambientale e i disagi per i cittadini di Fano e Cartoceto, interessati dal passaggio del cavidotto e dalla realizzazione della stazione di conversione". Sulla stazione gli ambientalisti, nell’esprimere la preferenza per l’area adiacente alla stazione elettrica di Carrara, chiedono di "salvaguardare la siepe alberata e le querce secolari sul lato sud-ovest". "Questo sito – aggiunge il vicepresidente Claudio Orazi – comporta anche minori problemi rispetto ai campi elettromagnetici generati dal cavidotto a corrente alternata, essendo il suo percorso più breve e interno all’area di intervento". In alternativa si suggerisce di valutare "l’area di 8 ettari, adiacente alla zona artigianale di via del Lavoro (comune di Cartoceto) per far sì che il consumo di suolo avvenga in un’area già compromessa". In ogni caso la nuova stazione di conversione e l’attuale centrale elettrica dovranno essere "schermate con idonee alberature per ridurre l’impatto paesaggistico e luminoso e offrire un contributo alla riduzione dell’effetto serra compensando la Co2 emessa in fase di cantiere". Sull’approdo marino (l’elettrodotto corre per 230 km sotto il mare), l’associazione invita Terna "a preferire l’approdo di via delle Brecce, per evitare l’attraversamento del fiume Metauro e ridurre la lunghezza del tracciato terrestre".

Anna Marchetti