L’entroterra dice no al biodigestore di Barchi

Sette i sindaci che si sono incontrati a Orciano convocati dal primo cittadino di Terre Roveresche, Antonio Sebastianelli. Diversi i temi caldi

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L’entroterra, allargato, ribadisce il ‘no’ al biodigestore di Barchi e chiede l’inserimento dell’ex discarica nel piano d’ambito. E’ la sintesi del confronto svoltosi ieri pomeriggio ad Orciano, convocato dal primo cittadino di Terre Roveresche Antonio Sebastianelli per discutere dei temi ‘caldi’ della gestione dei rifiuti e del biodigestore. Un confronto al quale hanno partecipato 7 sindaci su 9, in cui ha pesato, però, l’assenza del più atteso: Massimo Seri. E l’altro non pervenuto è stato Giuseppe Paolini, primo cittadino di Isola del Piano e presidente della Provincia, ente, quest’ultimo, che l’8 luglio scorso, a seguito della conclusione della conferenza di servizi, ha emanato l’autorizzazione per il biodigestore di Barchi. Tutti presenti gli altri sindaci: accanto al ‘padrone di casa’ Sebastianelli, c’erano Massimo Berloni di Fossombrone, Mirco Zenobi di Mondavio, Osvaldo Pelagaggia di Montefelcino, Pietro Briganti di Colli al Metauro e Marco Marchetti di Sant’Ippolito (i comuni che stanno pagando il post mortem dell’ex discarica di Barchi, pari a circa 800mila euro all’anno, ndr), più Alessandro Avaltroni di Fratte Rosa.

"La presenza di Seri sarebbe stata auspicabile e importante – ha commentato al termine dell’incontro Sebastianelli -, perché stanno passando gli ultimi treni per far riprendere in mano ai comuni la pianificazione della gestione dei rifiuti a livello provinciale". E anche, aggiungiamo noi, per approfondire la questione biodigestore, considerando il prospettato accordo Aset-Feronia-Acea sulla conduzione congiunta dell’impianto, scaturita dalla procedura di manifestazione d’interesse promossa dall’amministrazione della città della fortuna. E proprio riguardo al tema biodigestore Antonio Sebastianelli ha detto: "Tutti i presenti hanno espresso piena solidarietà alla posizione assunta dal nostro Comune e da quelli di Mondavio e Fratte Rosa circa il ricorso che presenteremo a breve al Tar contro l’autorizzazione all’impianto. Per quanto concerne l’ex discarica – ha aggiunto il sindaco di Terre Roveresche – faremo fronte comune per il suo inserimento nel piano provinciale dei rifiuti, attualmente in fase di Vas, cioè di valutazione ambientale strategica, perché il post mortem non può essere un onere di pochi comuni. Per questo, chiederemo un incontro urgente con il presidente della Provincia (in capo alla quale è la procedura di Vas) e ai suoi tecnici".

Sandro Franceschetti