
Ponte Sasso dopo una bomba d’acqua
"Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire". Sono arrabbiati contro l’Amministrazione comunale i cittadini di Ponte Sasso contrari al progetto da 8 milioni di euro proposto dalla giunta Serfilippi per risolvere gli allagamenti nella zona: un canale di raccolta delle acque lungo i terreni e a ridosso delle abitazioni. Una soluzione che non convince per vari motivi: "Igienici e quindi di salute, di svalutazione delle case e dei terreni, di pericolo in caso di esondazione del canale e di efficienza ridotta per scarsa manutenzione. In ogni caso non proteggerebbe tutto il centro abitato". Per queste ragioni i residenti di Ponte Sasso, riuniti in comitato, hanno avanzato una proposta alternativa e hanno tentato di avviare un confronto con la giunta.
"La nostra proposta – spiegano – è creare una vasca di laminazione a nord di Rio Crinaccio oltre ad allargare il passaggio dell’acqua sotto la Statale, ipotesi prevista in entrambe le soluzione". A far arrabbiare i residenti è aver scoperto il 2 maggio "dal sito della Provincia che il Comune aveva depositato il proprio progetto, con soli 15 giorni per fare osservazioni, senza averlo condiviso con il comitato. Addirittura il 9 maggio, sempre sullo steso sito, ci siamo accorti che la prima proposta (quella del 2 maggio) è stata ritirata ed è stato depositato un altro progetto che sposta il canale più all’interno. Questo perché alcuni proprietari avrebbero negato l’utilizzo dei terreni".
I cittadini chiedono chiarezza: "Ci spieghino le loro intenzioni e lo facciano il prima possibile per permetterci di presentare controproposte. Ci dicano la verità su quanto intendono realizzare e ci spieghino come vogliono operare perché finora siamo stati presi in giro e illusi sulla possibilità di condividere le scelte". I cittadini di Ponte Sasso sanno che il territorio ha bisogno di un’opera importante per ridurre il rischio allagamenti ma si battono perché sia fatta la scelta progettuale più corretta. "Siamo ancor più spaventati dal fatto - concludono – che la Regione Marche, a soli 50 metri voglia progettare il passaggio della nuova complanare da Tombaccia a Marotta".
Anna Marchetti