"Il Lisippo va confiscato ovunque sia e restituito all’Italia"

Il gip di Pesaro conferma la confisca della statua bronzea. La soddisfazione di Fano: "Davide ha vinto contro Golia"

Il Lisippo conservato al Getty museum

Il Lisippo conservato al Getty museum

Fano, 8 giugno 2018 – "Davide ha di nuovo vinto contro Golia". Sono la parole di Alberto Berardi, professore, fanese e uno dei più battaglieri sostenitori del rientro del Lisippo in Italia e quindi a Fano, a commento della sentenza notificata oggi alle parti dal gip Giacomo Gasparini.

Il gip ha confermato la confisca al Lisippo da parte dello Stato italiano: si tratta dell’atleta bronzeo risalente al quarto secolo avanti Cristo ritrovato nel ’64 al largo delle voste di Fano da un peschereccio con equipaggio fanese e da oltre 40 anni oggetto di contesa con il Paul Getty Museum, il museo californiano che lo acquistò nel ’77 e che attualmente lo detiene.

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Il gip, in estrema sintesi, dice che non c’era buona fede nell’acquisto della statua, per 3,9 milioni di dollari, fatto nel ’77 dal Getty Museum, e che lo stesso museo sarebbe stato negligente nel non controllare la provenienza illecita dell’opera.

E ora Fano sogna di poter riavere la statua, anche se da un punto di vista legale la partita torna al 2010, quando già i legali del Getty si opposero in Cassazione a quella confisca, decisa dell’allora gip Lorena Mussoni: cosa che potranno fare anche adesso. Il Comune di Fano da parte sua dovrebbe, in caso di rientro, trovare, una sede idonea a un’opera il cui valore è ovviamente inestimabile.

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