Lisippo, la protesta dei fanesi scavalcati

Dino Zacchilli: "Sorpreso di non essere stato avvertito dell’iniziativa del nuovo comitato. Così si rischia di rompere il fronte"

Il Lisippo e Dino Zacchilli

Il Lisippo e Dino Zacchilli

Fano (Pesaro e Urbino), 11 novembre 2019 - Chi vuole «soffiare» il Lisippo a Fano? Sorpresa per le iniziative proposte da un nuovo comitato che al suo interno ha un solo fanese (l’avvocato Tristano Tonnini), è sostenuto da una associazione culturale di Urbino (L’Arte in Arte) e sabato mattina ha organizzato la presentazione in Provincia, a Pesaro, senza avvisare il sindaco Massimo Seri, né il gruppo di lavoro gia esistente a Fano, costituto dall’amministrazione comunale all’inizio dell’anno.

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Il nuovo comitato ha tre obiettivi: la creazione del sito internet lisippoinitalia.it (già on line), la raccolta firme con la petizione «Riportiamo a casa l’Atleta Vittorioso», attraverso change.org, a sostegno del rientro del Lisippo in Italia (la statua è al Getty Museum dal 1974) e l’avvio di un crowdfunding per un documentario sull’opera d’arte diretto dal regista pesarese Giovanni Piscaglia. «Bella iniziativa, spero sia davvero utile. Come tutti sanno - commenta Dino Zacchilli, promotore del comitato fanese - avevo proposto un ‘Manifesto per l’Atleta di Fano’ già a gennaio, per lanciare una sottoscrizione a sostegno della restituzione del Lisippo all’Italia. Prima di procedere però ci siamo confrontati con il Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo per non fare passi che potessero intralciare l’azione dello Stato avviata, allora, con decisione dal ministro Bonisoli: a Roma ci hanno motivatamente sconsigliato di procedere con l’iniziativa. Cambiato il governo e il ministro stavamo lavorando per ripristinare i contatti e ricondividere la strategia con il Mibact. Cosa che non si è riusciti, ahimè, ancora a fare ma è chiaro che non è nostro interesse prendere iniziative che non siano state concordate. Perché l’obiettivo è riportare l’Atleta a Fano, non altro».

Aggiunge Zacchilli: «A livello internazionale, soprattutto in ambito statunitense, serve senz’altro mettere in mora il Getty Museum e smontare le sue posizioni chiaramente insostenibili. Ma bisogna coordinarsi con lo Stato. Questa iniziativa mi sembra tanto un segnale politico al nuovo ministro Franceschini ad agire in continuità con la precedente gestione (Alberto Bonisoli ndr) sul delicato dossier. L’avvocato Tonnini è stato sempre da me informato di tutto. L’ultima volta ci siamo sentiti due-tre settimane fa. Resto quindi molto sorpreso di questo suo passo fatto nel più assoluto silenzio. Abbiamo sempre coinvolto tutti. Sono molto dispiaciuto perché, così, si rischia di dividere il fronte ed indebolire la posizione di Fano nei rapporti con il ministero. Protagonista deve essere la città non ciascuno di noi». Fano si è già candidata ad essere la sede dell’Atleta Vittorioso con il progetto del museo dedicato al De Architectura di Vitruvio, da realizzare nell’area del teatro romano, presentato proprio da Zacchilli (in rappresentanza del gabinetto del sindaco) in un incontro che si è svolto a marzo di quest’anno, a Roma. al ministero per i Beni culturali.