Lisippo, Seri attacca Franceschini e Getty

"Il Ministro non si è mai espresso sul caso. Chiedo lo stop ai rapporti tra musei italiani e quello di Los Angeles"

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di Anna Marchetti

"Chiedo al ministro della Cultura Dario Franceschini di dare disposizione a tutti i musei, come peraltro aveva avviato il suo predecessore Bonisoli, di interrompere qualsiasi tipo di collaborazione con il Getty Museum fino alla definitiva restituzione dell’Atleta di Fano all’Italia". Questa la richiesta del sindaco Massimo Seri dopo la decisione del museo americano di restituire un gruppo scultoreo del IV secolo "Orfeo e le Sirene" al Museo archeologico nazionale di Taranto.

Il primo cittadino attacca il ministro della Cultura Dario Franceschini "che sul dossier Atleta di Fano non ha mai palesato il proprio pensiero".

"Vorrei sapere – prosegue Seri – se il ministro intende far rispettare una sentenza dello Stato (la Cassazione nel 2018 ha ordinato la confisca dell’opera "ovunque si trovi" ndr) di cui è rappresentante e quale strategia, anche diplomatica, sta perseguendo. Oltre alla giustizia serve la politica e la diplomazia culturale".

E aggiunge Seri: "Apprendo con piacere la restituzione di alcune opere d’arte all’Italia da parte del Paul Getty Museum. Questo contesto mi impone l’obbligo come sindaco di esprimere un profondo rammarico poiché fra queste, non vi è anche l’Atleta di Fano di Lisippo (al Getty Museum dal 1977 ndr). Ricordo la sentenza definitiva che sancisce la proprietà italiana dell’opera e ne ordina la confisca, contro la quale il Getty Museum ha fatto ricorso alla Corte Europea. Mi auguro che la Corte si esprima presto rigettando il ricorso e confermando la sentenza favorevole all’Italia".

"Il bronzo di Lisippo - conclude il primo cittadino Seri - ha ormai maturato con Fano un legame storico e affettivo del tutto particolare, unico. Qualunque sia stata la sua origine o provenienza una cosa è certa: è sul nostro mare, sul nostro campo liquido che i pescatori fanesi hanno raccolto la statua (nel 1964 ndr). E’ nel nostro porto che ha toccato terra. Da qui è partita l’azione giudiziaria. Quanto di lui conosciamo in epoca moderna lega indissolubilmente l’Atleta a Fano. E noi, a Fano, siamo pronti ad ospitarlo. Ma esigiamo dal Ministro parole ed azioni chiare e definitive. Non possiamo più attendere che l’immobilismo prenda il sopravvento".

Fano sta anche lavorando ad un nuovo museo archeologico, nell’area del treatro romano di via De Amicis, che dovrà ospistare anche l’Atleta di Fano in caso resistuzione da parte del Getty Museum di Malibù.