L’orologio della torre si ferma alle 7.07

A Mondolfo, come avvenuto ad Amatrice, le lancette hanno cristallizzato il momento della grande paura. Ma non ci sono stati danni

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Momenti di grandissima paura, cristallizzati in quelle lancette arrestatesi all’improvviso. Si è bloccato durante la prima scossa, ieri mattina, l’orologio del palazzo comunale di Mondolfo. Con la ‘botta’ di magnitudo 5,5 delle 7:07:24, quasi un tutt’uno con la successiva delle 7:08:28 di 5,2 scala Richter. Un orologio fermo, verso il quale in tanti, in paese, hanno rivolto lo sguardo e continuano a rivolgerlo, che traccia un parallelismo con le lancette della torre civica di Amatrice, che rimasero ‘inchiodate’ alle 3:36 del 24 agosto 2016, quando si scatenò l’evento sismico che ha provocato devastazione e vittime tra Lazio, Marche e Umbria. Come detto, un’enorme paura, con molte persone precipitatesi in strada, specie a Marotta - la città del ‘Mare d’Inverno’ di Enrico Ruggeri, indicata da diverse fonti come il punto più vicino all’epicentro -, ma per fortuna in tutta l’area cesanense non si sono registrati danni a persone, edifici e infrastrutture.

Dalle verifiche effettuate negli 8 comuni della vallata - da Mondolfo-Marotta a Pergola, passando per San Costanzo, Monte Porzio, Mondavio, Terre Roveresche, Fratte Rosa e San Lorenzo in Campo -, nei quali ieri le scuole sono rimaste chiuse, ma che già da oggi dovrebbero riaprire ovunque, sembra che le due violente scosse non abbiamo prodotto conseguenze di rilievo. "Abbiamo subito attivato il Coc – ha evidenziato l’assessore alla protezione civile di Mondolfo Carlo Diotallevi - e iniziato le verifiche in tutti e 6 gli edifici scolastici, al palazzetto dello sport, nei locali dello Cser, alla casa di riposo, alla sala Ciriachi, al salone Aurora, al Sant’Agostino e in municipio, senza rilevare criticità e non abbiamo nessuna segnalazione anche sul fronte privato". Controlli ok anche a San Costanzo: "Scuole, palestra, palazzo Cassi, sede comunale e Teatro della Concordia non presentano problemi", ha riferito il sindaco Sorcinelli, e un’analoga analisi l’ha fatta il suo collega di Monte Porzio, Breccia: "Edifici scolastici, palazzetto dello sport e altre sale pubbliche sono ok così come il centro storico". Nessuna criticità particolare neanche a Mondavio e Pergola, dove il sisma non sembra aver prodotto danni ulteriori dopo l’alluvione del 15 settembre.

Situazione ‘tranquilla’ anche a Fratte Rosa, San Lorenzo e Terre Roveresche, dove i sindaci avrebbero preferito tenere aperte le scuole anche ieri. "D’altronde – ha detto il primo cittadino di Fratte Rosa Alessandro Avaltroni –, dalle verifiche subito attivate non sono emerse criticità; poi è arrivata la comunicazione della Protezione Civile regionale che consigliava la chiusura e ci siamo adeguati". Sulla stessa lunghezza d’onda Dellonti di San Lorenzo e Sebastianelli di Terre Roveresche, che nella primissima mattinata avevano già concluso tutti i controlli.

Sandro Franceschetti