SANDRO FRANCESCHETTI
Cronaca

Luca Donini morto a 39 anni, San Costanzo in lutto

Luca Donini era affetto dalla nascita da un grave problema ai reni: subì 16 interventi e tre trapianti. Il padre: “È stato un guerriero”

Luca Donini, di San Costanzo, morto a 39 anni. Oggi l’addio

Luca Donini, di San Costanzo, morto a 39 anni. Oggi l’addio

San Costanzo (Pesaro), 22 maggoio 2025 – La sua vita è stata una battaglia. Sin dalla nascita, per via di un grave problema ai reni. E lui questa battaglia l’ha combattuta con grande forza e anche con il sorriso, fino all’ultimo atto, martedì pomeriggio, quando il suo cuore ha smesso di battere dopo 39 anni e mezzo, durante i quali ha lasciato un segno indelebile in tanti parenti, amici e compaesani, per quel suo modo speciale di porsi. Si è spento l’altro ieri all’ospedale di Fano, Luca Donini, per tutti ‘Luchino’.

Era stato ricoverato per una polmonite aggravata dalle sue precarie condizioni generali sabato scorso e poche ore dopo è finito in rianimazione. Accanto a lui, sino alla fine, il babbo Damiano, la mamma Daniela e il fratello maggiore Andrea con sua moglie Lucia.

“Gli siamo stati vicini fino all’ultimo respiro – racconta tra le lacrime il padre -. E’ una cosa che ci consola tanto, così come il modo in cui è sempre vissuto Luca, il nostro eroe. Che nonostante gli enormi problemi ha sempre affrontato ogni momento con serenità. Luca è stato davvero un guerriero, sin da quando è nato, con quella malattia ai reni che l’ha reso fragile, tanto che abbiamo dovuto battezzarlo all’ospedale. Lungo la sua vita ha subito ben 16 interventi chirurgici e, addirittura, tre trapianti di rene”. Il primo quando aveva appena 4 anni e mezzo, ironia del destino proprio a distanza di 35 anni esatti dal giorno della sua morte, perché era il 20 maggio del 1990”.

“Un trapianto che non andò bene, tanto che ha dovuto sottoporsi a 6 anni continuativi di dialisi peritoneale, che le faceva direttamente la mamma, mia moglie Daniela, che è stata straordinaria in tutti questi anni e che voglio ringraziare pubblicamente, così come l’altro mio figlio Andrea e sua moglie Lucia. Sono stati tutti stupendi e hanno reso più lieve la battaglia del nostro Luca”.

Il secondo trapianto di rene ‘Luchino’ l’ha affrontato nel ’97, dopodiché nel 2013 ha dovuto subire anche una delicata operazione al cuore. “E lui, come sempre – riprende babbo Damiano – è stato un leone. Un guerriero. Sono seguiti anni di nuova dialisi e poi io e mia moglie abbiamo richiesto il trapianto da persona vivente e i medici hanno individuato me come donatore.

L’operazione è avvenuta il 22 aprile del 2015 a Padova e sono strafelice che questo lo abbia aiutato a vivere per altri 10 anni”. Il funerale si terrà oggi alle 15,30 alla chiesa di Sant’Agostino e sarà officiato dal parroco don Stefano.