Maltempo a Fano, la pioggia non dà tregua. Chiusa via Papiria, il Lido ‘tiene’

Attivato il Coc e la Protezione civile. Corsi d’acqua monitorati; strade impraticabili, allagata anche la stazione

L’onda fangosa incombe sulla chiesa di Gimarra

L’onda fangosa incombe sulla chiesa di Gimarra

Fano, 2 marzo 2023 – Alle 18 di ieri erano 33,4 i millimetri di pioggia caduti sulla città, durante la nuova ondata di maltempo che ha investito le Marche ingrossando fiumi e fossi, e creando grossi disagi e preoccupazione in città. La mattina era già stato attivato il Coc (Centro operativo comunale), mettendo in campo anche la Protezione civile nella verifica delle situazioni più critiche come il livello della foce dell’Arzilla e del Rio Crinaccio .

Gli atavici problemi delle periferie hanno mostrato tutte le loro fragilità, con strade e servizi impraticabili, suscitando anche dell’ironia tra i malcapitati automobilisti che si sono trovati a transitare soprattutto in via Fossa Sant’Orso e lungo la statale Adriatica, in prossimità dell’ingresso a Torrette, paragonate entrambe a nuove piscine comunali. Fossi straripanti di acqua mista a fango, asfalto che si è sfaldato ed è stato trascinato via dalla melma creando buche grosse come crateri lunari che in poco tempo sono diventate trappole anche per i pedoni, diventando invisibili perché ricolme d’acqua.

Aree verdi pubbliche e giardini privati sono stati inondati, ma per fortuna il maltempo è rimasto fuori dalle abitazioni. Pochi infatti gli interventi dei vigili del fuoco di Fano in cantine e garage, una decina e tutti concentrati a Fano Sud e Marotta. All’ora di pranzo è stata chiusa al traffico via Papiria per straripamento e una piccola frana è stata segnalata a Roncosambaccio dove sono intervenuti i vigili urbani, che hanno avuto un bel da fare anche a Caminate per mettere in sicurezza l’accesso ad un’abitazione ostacolato dall’allagamento di un ponticello.

Nessun grosso disagio registrato invece al Lido e in via Pisacane, a cui eravamo abituati nel passato. Ma se lì sono stati finalmente risolti i problemi di drenaggio, non così nel sottopassaggio della stazione di Fano dove per il consigliere Luca Serfilippi "l’intervento di Rete Ferroviaria Italiana non è più rinviabile". Per questo il leghista ha protocollato ieri un’interrogazione sia in consiglio comunale che in consiglio regionale per chiedere un intervento repentino di RFI per la riqualificazione della stazione di Fano.

"Il Comune per anni ha minimizzato il problema e nessuno ha fatto nulla né per promuovere una riqualificazione della stazione, né per garantire una manutenzione ordinaria. Ad ogni pioggia l’acqua si infiltra dal soffitto allagando il sottopasso, arrivando così a formare pozze anche di notevoli dimensioni. A ciò si aggiungano l’abbattimento delle barriere architettoniche solo al binario 1, un ascensore che non funziona al binario 4; il percorso tattile che non è presente nei binari di corsa 2 e 3..."