Fano, il Rio Secco esonda. Evacuate due famiglie

Non c’è pace per via VIII Strada, già colpita da allagamenti una settimana fa

La protezione civile in azione per arginare l’acqua con i sacchi

La protezione civile in azione per arginare l’acqua con i sacchi

Fano, 4 marzo 2018 - Dal tardo pomeriggio di ieri è chiusa al traffico via VIII Strada, da via Einaudi fino a via Papiria, sbarrato l’accesso con sacchi antiallagamento. Rio Secco, infatti, a seguito delle piogge e dello scioglimento della neve, ha esondato invadendo la via. Due delle cinque famiglie che abitano lungo quella strada hanno lasciato le abitazioni, già invase dall’acqua, e hanno trovato alloggio dai parenti, un altro nucleo familiare stava valutando il da farsi.

Sotto stretta osservazione anche Rio Marsigliano a Metaurilia: l’acqua, sempre nel tardo pomeriggio di ieri, era a 40 cm dalla Statale 16. Monitorato costantemente Rio Crinaccio a Ponte Sasso con i residenti che, ieri sera, “incrociavano le dita” sperando che la pioggia cessasse. «I corsi d’acqua sono stati controllati continuamente – fa sapere l’assessore ai Lavori pubblici, Cristian Fanesi – tanto che siamo intervenuti tempestivamente su via VIII Strada, chiudendola al traffico». Si tratta della stessa via dove, il 23 febbraio, si erano già verificati gli allagamenti costringendo due famiglie ad abbandonare le abitazioni e a rifugiarsi nel centro comunale di prima accoglienza. Complessivamente i volontari del Club Mattei-Protezione civile coordinati dal presidente Saverio Olivi stanno tenendo sotto controllo Rio Secco, il fiume Metauro, Rio Crinaccio a Ponte Sasso, Rio Marsigliano a Metaurilia e il torrente Arzilla.

Il Coc (Centro operativo comunale) disattivato dalla giornata di venerdì, ieri pomeriggio è stato riaperto, mentre i volontari della Protezione civile continuano ad essere operativi. Alcuni di loro, da quando ha iniziato a piovere, ogni due ore controllano personalmente il livello delle acque nel fiume Metauro e degli altri torrenti. Insomma è tornata la preoccupazione tra amministratori e protezione civile perché il maltempo sembra non dare tregua a Fano.

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Il territorio, infatti, prima ha dovuto fronteggiare le forti piogge, poi una settimana di neve abbondante ed ora, quando la situazione sembrava tornare alla normalità, l’attenzione si alza di nuovo per il rischio idrogeologico. Il sindaco Massimo Seri e l’assessore ai Lavori pubblici Fanesi che, in questi giorni, hanno sempre monitorato la situazione, continueranno a farlo anche nelle prossime ore a seguito dell’allerta meteo della Protezione civile delle Marche. La speranza è che l’abbassarsi delle temperature durante la notte rallenti lo scioglimento della neve e consenta a fiumi e torrenti di assorbire la massa d’acqua in arrivo.