Un’azione concreta di Pace che parla fanese. Dalla camminata per la pace organizzata lo scorso 22 ottobre dall’associazionismo fanese, è nata ora la raccolta fondi pro #stopthewarnow (fermate la guerra ora) promossa dalla Comunità Papa Giovanni XXIII. Vi ha aderito il Coordinamento per la pace di Fano, composto da numerose associazioni e sigle sindacali, che in questo Natale intende invitare la città ad aderire alla Campagna "Fano per Mykolaiv. Un dissalatore contro l’emergenza acqua potabile", che intende realizzare un impianto di dissalazione nella città ucraina di Mykolaiv dove esiste una enorme emergenza idrica a cui si sta aggiungendo quella del freddo.  "L’Oms prevede oltre 1 milione di morti in Ucraina (su 40 milioni) per freddo e sete - spiega Giampiero Cofano, coordinatore del gruppo di volontari dell’Operazione Colomba, il corpo civile nonviolento di pace della Comunità Papa Giovanni XXIII -. Nel distretto di Mykolaiv, passato da 500 a 250 mila abitanti di cui il 90% anziani, servono una 40ina di dissalatori. Ne abbiamo già installati 8, il costo per ciascuno è di 24mila euro e permette l’accesso all’acqua potabile a 5mila persone".  "Abbiamo deciso di contribuire - spiega Luciano Benini della Sala della Pace di Caritas - cercando di raccogliere la cifra di 13mila euro a Fano, dove è già in atto un’altra raccolta fondi per l’acquisto di generatori elettrici. Le due iniziative corrono di pari passo. E’ incredibile che occorra fare uno sforzo per garantire la vita quando si spendono 2100 miliardi di dollari per addestrare alla guerra. In Italia 30 miliardi di euro, una cifra incredibile per la morte". "Avremmo potuto andare da una grande fondazione a chiedere mezzo milione di euro e ce li avrebbero probabilmente dati - ha concluso Cofano -, ma ogni euro donato da un singolo è uno strumento di sensibilizzazione alla Pace, di presa di coscienza".  Si può donare versando un contributo all’Iban IT04 X0306909606100000008036 inserendo la causale: "Fano per Mykolaiv emergenza acqua potabile".  Tiziana Petrelli

Cronaca

Solidarietà



Un’azione concreta di Pace che parla fanese. Dalla camminata per la pace organizzata lo scorso 22 ottobre dall’associazionismo fanese, è nata ora la raccolta fondi pro #stopthewarnow (fermate la guerra ora) promossa dalla Comunità Papa Giovanni XXIII. Vi ha aderito il Coordinamento per la pace di Fano, composto da numerose associazioni e sigle sindacali, che in questo Natale intende invitare la città ad aderire alla Campagna "Fano per Mykolaiv. Un dissalatore contro l’emergenza acqua potabile", che intende realizzare un impianto di dissalazione nella città ucraina di Mykolaiv dove esiste una enorme emergenza idrica a cui si sta aggiungendo quella del freddo. 
"L’Oms prevede oltre 1 milione di morti in Ucraina (su 40 milioni) per freddo e sete - spiega Giampiero Cofano, coordinatore del gruppo di volontari dell’Operazione Colomba, il corpo civile nonviolento di pace della Comunità Papa Giovanni XXIII -. Nel distretto di Mykolaiv, passato da 500 a 250 mila abitanti di cui il 90% anziani, servono una 40ina di dissalatori. Ne abbiamo già installati 8, il costo per ciascuno è di 24mila euro e permette l’accesso all’acqua potabile a 5mila persone". 
"Abbiamo deciso di contribuire - spiega Luciano Benini della Sala della Pace di Caritas - cercando di raccogliere la cifra di 13mila euro a Fano, dove è già in atto un’altra raccolta fondi per l’acquisto di generatori elettrici. Le due iniziative corrono di pari passo. E’ incredibile che occorra fare uno sforzo per garantire la vita quando si spendono 2100 miliardi di dollari per addestrare alla guerra. In Italia 30 miliardi di euro, una cifra incredibile per la morte". "Avremmo potuto andare da una grande fondazione a chiedere mezzo milione di euro e ce li avrebbero probabilmente dati - ha concluso Cofano -, ma ogni euro donato da un singolo è uno strumento di sensibilizzazione alla Pace, di presa di coscienza". 
Si può donare versando un contributo all’Iban IT04 X0306909606100000008036 inserendo la causale: "Fano per Mykolaiv emergenza acqua potabile". 
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