Il mare di Sassonia diventa color sciroppo, delusi i pescatori

"E’ l’acqua di Comacchio portata dalla corrente"

Mare di Sassonia color sciroppo

Mare di Sassonia color sciroppo

Fano, 22 aprile 2018 - Acqua color sciroppo a Sassonia. Lo strano fenomeno ha incuriosito ieri i tanti bagnanti, alimentando le più disparate ipotesi, e ha scoraggiato chi avrebbe gradito farsi il bagno. In tanti hanno approfittato della bella giornata per godersi il primo sole della stagione, ma sono rimasti sul bagnasciuga a causa del sospetto colore dell’acqua, che di solito è invece molto pulita e limpida. «Sono entrata in acqua solo fino all’altezza delle ginocchia – dice Giulia Dell’Uomo – perché non era invitante, costringendomi a evitare di immergermi. Sono convinta che dipenda dai lavori per lo scolmatore, che hanno smosso i fondali, ma è possibile che la causa derivi anche dai sacchi di terra, che sono finiti in acqua dall’imbarcazione impegnata nei lavori di dragaggio». Delusione tra i pescatori, convinti che il colore dell’acqua non favorisca la pesca, ma che attribuiscono le cause a tutt’altra ragione: «Si tratta di sicuro dell’acqua “balorda” di Comacchio – sostengono Sergio Uguccioni e Claudio Silvi, pescatori di lungo corso – che viene trasportata dalle correnti tutti gli anni in questo periodo. Sono 40 anni che si ripete questa strana colorazione, tendente a volte al rossastro, e si solito non dura meno di 15 giorni». Anche gli esperti propendono per questa ipotesi.

In riva al mare, tra gli asciugamani sgargianti e qualche ombrellone, non si parla d’altro. E sono molti i turisti rimasti un po’ delusi: «E’ la prima volta che succede – commenta un pensionato ravennate – e questa colorazione mi fa pensare alle zone a ridosso del Delta del Po, dove l’acqua del mare si mescola con quella del grande fiume, ma a Fano è un fatto davvero singolare e non credo che dipenda dai corsi d’acqua locali». L’enorme nave ‘Artiglio’, che gratta i fondali da giorni con il suo potente braccio meccanico a ridosso di Sassonia, alimenta il sospetto. Ma gli stessi operatori e palombari, impegnati nelle faticose immersioni subacquee, smentiscono seccamente: «Dipende dalle correnti marine, che hanno trasportato l’acqua dei fiumi fin qui». Ma la ridda di commenti in spiaggia continua, alimentata come spesso accade persino da timori ingiustificati, ma anche dal desiderio disatteso di potersi fare il primo bagno della stagione nell’acqua cristallina di sempre.