Mascherine gratuite, a Fano file per poterle avere

Gli over 65 al pari degli immunodepressi possono andare a prenderla al Codma, ma non tutti riescono. I destinatari sono 12mila

La fila di ieri per andare a ritirare le mascherine

La fila di ieri per andare a ritirare le mascherine

Fano (Pesaro e Urbino), 21 aprile 0202 - Mascherine gratis per gli oltre 12mila over 65 e gli immunodepressi. Per tutta la giornata di ieri presa d’assalto la sede del club Mattei-protezione civile: sia il numero di telefono (0721 808142) a cui chiedere informazioni, sia la sede del Codma dove anziani e parenti si sono messi in fila per ritirare i dispositivi di protezione. Sono state consegnate 1146 mascherine, 933 al Codma e 213 a casa.

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"Il telefono ha suonato continuamente – assicura Saverio Olivi, responsabile della cb club Mattei-protezione civile – i volontari hanno chiesto a tutti se potevano ritirare le mascherine personalmente o se c’era qualcuno che potesse farlo per loro. Altrimenti sono stati i volontari stessi a consegnarle a domicilio". Comunque fanno sapere protezione civile e amministrazione comunale: "Non c’è alcuna fretta perché le mascherine ci sono per tutti, ne abbiamo 30mila e ne consegniamo 5 a testa (3 chirurgiche certificate e due a doppio telo di cotone ndr)". Aggiunge il vice sindaco Cristian Fanesi: "Agli anziani che trovano il numero di telefono occupato chiediamo di avere pazienza e di riprovare".

Tra chi protesta c’è Carlino Bertini, 84 anni, Priore della Confraternita del Suffragio: "Ieri mattina il telefono era sempre occupato, mi hanno risposto dopo venti minuti. A casa, comunque, le mascherine non me le hanno portate. Anzi la volontaria che ha risposto al telefono ha suggerito di mandarle a prendere da chi solitamente mi fa la spesa ma, essendo una vicina di casa, le ho fatto presente che era impossibile. Alla fine ho risolto da solo". E ancora Bertini: "Credo ci sia un problema di tipo organizzativo. L’amministrazione comunale avrebbe dovuto mettere a disposizione della protezione civile più linee telefoniche e un locale in centro, facilmente raggiungibile dagli anziani".

La Cisl parla di "iniziativa lodevole" seppure con "alcuni inconvenienti". "Il numero di telefono indicato – fanno presente Giovanni Giovanelli e Luciano Rovinelli – è sempre occupato e, aspetto ancora più delicato, per molti anziani è difficile raggiungere il Codma. Per evitare questo si sarebbe potuto coinvolgere le farmacie del territorio e quelle gestite da Aset". Aggiunge la Cisl: "E’ urgente avviare un tavolo di lavoro e confronto per monitorare la difficile situazione sociale sanitaria ed economica degli anziani ed è urgente che il comune di Fano, capofila dell’Ambito sociale 6, faccia una ricognizione della situazione sanitaria delle case di riposo, delle rsa (residenze sanitarie assistenziali) e delle rp (residenze protette) e programmi un rafforzamento dei servizi domiciliari ( sanitari e sociali ) per gli anziani".