"Costi triplicati", la mensa dei poveri chiude per dieci giorni a Fano

La struttura di San Paterniano non funzionerà fino al 14 dicembre. Il grido di soccorso: "Abbiamo chiesto aiuto alle istituzioni senza, al momento, ottenere alcun risultato"

"Costi triplicati", chiude la mensa dei poveri a Fano

"Costi triplicati", chiude la mensa dei poveri a Fano

Fano, 10 dicembre 2022 - Chiusa per dieci giorni, dal 5 al 14 dicembre, la mensa dei poveri di San Paterniano. Le persone che abitualmente ritirano i pasti in via Malvezzi, rimaste senza cibo, si sono rivolte alla Caritas che ha cercato di rispondere all’emergenza.

"Gli utenti sono stati avvisati una settimana prima –fanno sapere dall’associazione Opera Padre Pio – che avremmo chiuso per una decina di giorni a causa delle difficoltà economiche".

"I costi della mensa – fa presente il presidente dell’associazione Mauro Guerri – sono triplicati, ogni giorno distribuiamo quasi 300 pasti, un impegno enorme tra contenitori per il cibo, buste, tovaglioli e altro materiale ancora. Senza contare che io ogni mattina mi sveglio alle 6 per fare il giro di pasticcerie forni e panetterie per procurare il cibo".

E ancora Guerri: "Noi siamo volontari e non possiamo indebitarci. Abbiamo chiesto aiuto alle istituzioni senza, al momento, ottenere alcun risultato. Come associazione abbiamo informato della situazione sia il sindaco Massimo Seri sia il vescovo Armando Trasarti e con entrambi abbiamo avuto un incontro per rappresentare le difficoltà che sta vivendo la mensa di San Parteniano".

La mensa, che è in funzione dal 1998, in città e nel territorio è un punto di riferimento fondamentale per le persone in difficoltà. Di fronte alla mancanza di riscontri positivi, la drastica decisione di chiudere per una decina di giorni.

"Il 15 dicembre riapriremo e la mensa funzionerà per tutto il periodo delle festività – prosegue il presidente Guerri – poi vedremo cosa decidere per il futuro. Decisione che ovviamente dovrà essere presa all’interno del consiglio direttivo, in funzione della risposta delle istituzioni". Dall’associazione fanno sapere "che dalla Diocesi, da cui hanno ottenuto un contributo ridotto per il 2022, potrebbe non arrivare alcun aiuto per il 2023 e che, a causa di un errore, non ci saranno neppure le risorse promesse dell’Ambito sociale 6".