Metaurilia, ora è ufficiale: chiude la scuola

Regione e provincia lo hanno comunicato al circolo S.Lazzaro. La rabbia dei genitori. "Iscrivere i bimbi a Tre Ponti? Troppo lontano"

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E’ ufficiale: dal prossimo anno scolastico, Metaurilia non avrà più la scuola dell’infanzia statale. L’Ufficio scolastico regionale e quello provinciale hanno comunicato ieri mattina al circolo didattico di San Lazzaro (da cui Metaurilia dipende) la soppressione della monoclasse che, essendo l’unica esistente, comporterà la chiusura della scuola.

Lo conferma il dirigente di San Lazzaro Michele Locarini: "Nei prossimi giorni invieremo le comunicazioni alle famiglie". Per Locarini è stato fatto "tutto quello che era possibile fare per salvare la monoclasse, personalmente ho sottolineato che si tratta di un presidio importante per il quartiere". Le ragioni economiche, però, hanno prevalso su quelle sociali. Per mantenere una classe ci devono essere almeno 18 alunni, già nell’anno in corso i bambini erano 12 e nel 2022-2023 sarebbero stati solo 9, ai quali negli ultimi giorni si erano aggiunti 3 bimbi ucraini. Numeri giudicati insufficienti dall’Ufficio scolastico regionale per garantire la presenza di 2 insegnanti e di un collaboratore scolastico. I genitori dei bambini della scuola sono in attesa di essere informati ufficialmente. "Ci hanno proposto di iscrivere i nostri figli – dice Eleonora Marangoni, mamma di una bimba del primo anno – alla scuola di Tre Ponti, ma per noi è troppo scomoda: non pensino di considerarci gli ultimi della fila". In un estremo tentativo di salvare la scuola, la capogruppo in consiglio regionale Marta Ruggeri (M5S) si appella alla giunta regionale perché intervenga sull’Ufficio scolastico regionale. "Le famiglie della zona – fa notare Ruggeri – perderebbero l’unico presidio educativo di prossimità e si accentuerebbe ancora di più la carenza di servizi cui la comunità locale sta chiedendo con forza di porre rimedio". I bambini e le bambine che fanno riferimento alla monosezione, ricorda Ruggeri, "sono in buona parte di nazionalità straniera e nelle ultime settimane se ne sono aggiunti altri tre di nazionalità ucraina, appartenenti a famiglie in fuga dalla guerra". Ruggeri ritiene che "ci siano le condizioni per confermare un servizio utilissimo alle famiglie, così come richiesto anche dal circolo didattico Fano San Lazzaro, dall’amministrazione locale e da esponenti del consiglio comunale (5 Stelle e lista In Comune)". Tommaso Mazzanti (M5S) e Carla Luzi (In Comune) hanno presentato una interrogazione contro la chiusura della scuola, mentre l’assessore ai Servizi educativi Mascarin spera di incontrare il direttore dell’Ufficio scolastico regionale cuii ha chiesto un incontro.

Anna Marchetti