Michele e Giovanni Ascione: chi erano padre e figlio morti nell'incidente in A14 a Fano

Erano due artigiani di 57 e 32 anni, di Fano, e andavano al lavoro. Viaggiavano su una Lancia Y per dirigersi ad un cantiere navale. Feriti gravemente un terzo passeggero nella vettura delle vittime e la conducente di un’auto che li ha urtati sulla corsia sud a Marotta

Lo schianto sull'A14: morti Michele e Giovanni Ascione

Lo schianto sull'A14: morti Michele e Giovanni Ascione

Fano, 20 giugno 2022 - Padre e figlio, uniti nel lavoro e anche nella morte. Si chiamavano Michele e Giovanni Ascione, di 57 e 32 anni, originari di Napoli ma trasferitisi a Fano da quasi vent’anni, professionisti del settore nautico. Ieri mattina, intorno alle 7.30, stavano viaggiando con la loro vecchia Lancia Y insieme ad un loro collaboratore di 30 anni verso Senigallia dove li attendeva un lavoro da portare da termine. Improvvisamente, in corsia sud, all’altezza di Marotta, per cause da accertare, un vecchio modello della Toyota Yaris guidata da una ragazza li avrebbe violentemente urtati facendoli cappottare più volte nella corsia di marcia tanto da far sbalzare padre e figlio fuori dall’abitacolo. Un urto che non gli ha lasciato scampo. L’auto intanto si è ritrovata di nuovo in assetto di marcia, con le ruote a terra, e con un ferito rimasto all’interno. I soccorritori del 118 hanno provato a rianimare Giovanni e Michele Ascione ma si è rivelato tutto inutile. L’urto li aveva uccisi sul colpo. L’eliambulanza ha portato invece i due feriti, il terzo passeggero della Y e la conducente della Yaris, a Torrette di Ancona in codice rosso in prognosi riservata.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia autostradale di Fano a cui spetta il compito di ricostruire le fasi di un incidente che appare per molti versi inspiegabile. Le vetture non si sono tamponate ma hanno avuto un urto frontale e laterale che ha fatto perdere il controllo al conducente della Y per poi scaraventare padre e figlio fuori dall’abitacolo. Questo per una probabile mancata presenza di sistemi di protezione nella vettura o perché non sono stati adottati. Saranno gli accertamenti a dover stabilire come sia potuta accadere la tragedia che ha sconvolto una famiglia ben radicata a Fano da tanto tempo.

La polizia ha avuto il compito ieri mattina, dopo aver appuraato l’identità di Michele Ascione (il figlio Giovanni invece non aveva documenti con sé e per questo il riconoscimento ha richiesto più tempo) di avvisare la famiglia che non poteva capacitarsi della tragedia. Tantissimi i commenti e le testimonianze di affetto e vicinanza alla famiglia Ascione (mogli, figli, sorella). La data dei funerali è ancora da stabilire in base a ciò che deciderà la magistratura.